Si chiude con questa frase il film "La costola di Adamo", 1948, alla fine di un dialogo tra Katharine Hepburn e Spencer Tracy:KH: «Non c’è differenza fra I due sessi. Maschi? Femmine? Uguali!»ST: «Uguali, eh?»KH: «Beh, magari esiste una differenza, ma è piccola.»ST: «Beh, lo sai cosa ne dicono i francesi?»KH: «Cosa dicono?»ST: «Vive la difference!»Sono d'accordo, assolutamente: viva la differenza, di qualunque cosa si tratti ha generato qualcosa di decisamente interessante e attraente. E non alludo solo a differenze estetiche. Devo ancora avere da qualche parte un libricino, "Lui&Lei" o qualcosa del genere, percorso sorridente tra le differenze di comportamento, di modo di ragionare ta i due sessi.Ne ricordo una, in particolare, di differenza riportata lì. Lui deve procurare il cibo, quindi è cacciatore, quindi sviluppa la capacità di distinguere dettagli in lontananza, ma in un angolo di visuale stretto. Lei bada ai cuccioli e alla casa, quindi deve prestare attenzione in un raggio molto ridotto, la tana, ma con un angolo molto ampio. Questo fa si che lui si debba girare per strada se incrocia un esemplare che risveglia la sua curiosità, lei può farcela senza voltarsi. Giusto per autoassolvermi, eh.Pare che però la difference si riduca proprio a pochino (sempre NON parlando dell'aspetto estetico). Ansa.it riporta il risultato di uno studio della Harvard University di Boston secondo il quale, almeno nei topi, il cervello è identico per i due sessi, mentre è poi un interruttore esterno al cervello ad accendere la parte giusta, maschile o femminile. E l'interruttore si troverebbe nel naso.Non so che dire, adesso che lei si sveglia le stropiccio il naso, giusto per fare un esperimento. Vediamo se cambia qualcosa.Caffé? Direi di si, anche se a me non dovrebbe portare giovamento. Secondo Quotidiano.net, infatti, una ricerca sul rapporto tra consumo di caffeina e performance intellettuali definite "cognitive", rivela che i benefici sono stati registrati solo per lei: tre tazza di caffé al giorno le migliorano la memoria, ad esempio. Sempre che il naso sia messo nel verso giusto, naturalmente.Il poster è preso da: impawards.comBuon martedì.
Vive la difference
Si chiude con questa frase il film "La costola di Adamo", 1948, alla fine di un dialogo tra Katharine Hepburn e Spencer Tracy:KH: «Non c’è differenza fra I due sessi. Maschi? Femmine? Uguali!»ST: «Uguali, eh?»KH: «Beh, magari esiste una differenza, ma è piccola.»ST: «Beh, lo sai cosa ne dicono i francesi?»KH: «Cosa dicono?»ST: «Vive la difference!»Sono d'accordo, assolutamente: viva la differenza, di qualunque cosa si tratti ha generato qualcosa di decisamente interessante e attraente. E non alludo solo a differenze estetiche. Devo ancora avere da qualche parte un libricino, "Lui&Lei" o qualcosa del genere, percorso sorridente tra le differenze di comportamento, di modo di ragionare ta i due sessi.Ne ricordo una, in particolare, di differenza riportata lì. Lui deve procurare il cibo, quindi è cacciatore, quindi sviluppa la capacità di distinguere dettagli in lontananza, ma in un angolo di visuale stretto. Lei bada ai cuccioli e alla casa, quindi deve prestare attenzione in un raggio molto ridotto, la tana, ma con un angolo molto ampio. Questo fa si che lui si debba girare per strada se incrocia un esemplare che risveglia la sua curiosità, lei può farcela senza voltarsi. Giusto per autoassolvermi, eh.Pare che però la difference si riduca proprio a pochino (sempre NON parlando dell'aspetto estetico). Ansa.it riporta il risultato di uno studio della Harvard University di Boston secondo il quale, almeno nei topi, il cervello è identico per i due sessi, mentre è poi un interruttore esterno al cervello ad accendere la parte giusta, maschile o femminile. E l'interruttore si troverebbe nel naso.Non so che dire, adesso che lei si sveglia le stropiccio il naso, giusto per fare un esperimento. Vediamo se cambia qualcosa.Caffé? Direi di si, anche se a me non dovrebbe portare giovamento. Secondo Quotidiano.net, infatti, una ricerca sul rapporto tra consumo di caffeina e performance intellettuali definite "cognitive", rivela che i benefici sono stati registrati solo per lei: tre tazza di caffé al giorno le migliorano la memoria, ad esempio. Sempre che il naso sia messo nel verso giusto, naturalmente.Il poster è preso da: impawards.comBuon martedì.