elaborando

1443


Nei primi giorni del gennaio del 1443 i cittadini più importanti della bergamasca valle Brembilla vengono convocati a Venezia. I Carminati, i Suardi, i Salvi, i Pesenti, i Musitelli sono Ghibellini dei più accesi e si sono rifiutati di assoggettarsi al dominio veneto della Serenissima, che è Guelfa. Pensano di essere chiamati a un censimento, invece vengono imprigionati e minacciati di morte, a meno che la valle non sia abbandonata da loro e dai loro concittadini per i prossimi cent'anni.Accettano. Mentre nella valle viene dato a fuoco tutto, loro si spostano verso Milano, dove il Duca Filipo Maria Visconti non solo li accoglie, ma concede loro privilegi ed esenzioni fiscali per i prossimi cento anni, quindi fino al 1543. E assegna pure a tutti un nuovo cognome: Brambilla.Fin qui il racconto di behindthename.com, con il conforto di provinciabergamasca.com. Poi un'Ansa di ieri mi informa che, all'annuale raduno dei Brambilla, e con questo fanno 543, mancavano acuni tra i più attesi: un artista, un sindaco, un campione di nuoto e lei, Michela Vittoria Brambilla, il presidente dei Circoli per la Libertà. Avrà avuto altro da fare, forse avrà voluto verificare l'effettivo numero di circoli esistenti: su Repubblica di sabato nell'angolino dell'Amaca, leggevo del dubbio: 20 o 5.000?Giustificata l'assenza, anche se i bergamaschi sembra che  un po' ci siano rimasti male.E a proposito di circoli, nell'immagine vi propongo un problemino, che ho preso da un post di Beatrix_a.c. Non andate subito sul suo post, lì c'è la soluzione. Il problema non è difficile ed è pure carino.Buon lunedì.