elaborando

Facebook.com


Mi ci sono iscritto giovedì. Adesso mi sento più tranquillo: myspace.com ce l'ho già, linkedin.com ce l'ho, plaxo.com pure, però non mi ricordo più login e password, direi che sono a posto; secondlife.com ho deciso di no e non torno indietro.Appena registrato, mi è scattato il solito impulso: andare a cercare qualcuno che conosco, per invitarlo, così da cominciare a ricostruire la mia rete di relazioni pure su Facebook. Uno l'ho trovato, con calma stanerò gli altri. Nel frattempo mi sono trovato in casella l'invito per linkedin di uno con cui ci siamo lasciati un pelo bruscamente, avrà metabolizzato; e poi l'invito su plaxo di un altro con cui sono già collegato su linkdin. Chissà se è anche su facebook, dopo lo cerco.Question, come dicono gli anglofoni e pure un'amica mia: ma perché faccio tutto ciò? Notare che mi vado a cercare persone di cui al 90% ho anche il numero di cellulare, se volessi scambiare due chiacchiere basterebbe frugare nella rubrica.E per l'altro 10%? Ho ritrovato su linkedin un collega dei tempi andati in Olivetti. Lui è rimasto fedele ai semiconduttori e ha seguito il sogno americano: adesso è direttore marketing nella silicon valley di una società che produce chip. «Ciao!» - «Ciao!» - «Come va?» - «Bene! Lavoro qui in us e sono contento!» - «Grande! Anch'io sono contento qui, in Italia».Finito, non è che avessimo molto da dirci neanche prima, quando facevamo la coda alla stessa macchinetta del caffé, figurarsi adesso. Però siamo "networked". Chissà se è anche su facebook, credo di si.Immagine da visualrevenue.com.Buona domenica.