elaborando

Skin


Sono combattuto, non so decidermi sulla bontà di questo progetto.Skin nasce in casa Philips ed è basato sull'utilizzo di materiali sensibili alla temperatura, agli odori, tutte cose che cambiano quando cambiamo umore.Le possibili applicazioni basate sulla cattura del nostro stato d'animo e delle sue variazioni sono limitate solo dalla fantasia: si va dall'esternarle in modo diretto e pubblico, ad esempio cambiando di colore all'abito che si indossa, a esternazioni più private, rendendo visibile o modificando un tatuaggio, dal comunicare all'altro il proprio stato d'animo via telefonino: "mi piaci", "sei simpatica", a liberare odori in sintonia con come ci si sente.È l'emotional sensing, basta con le tecnologie intelligenti, adesso si va per quelle sensibili. Invece di arrossire o sudare, colore e odori si controllano da programma. Sono abbastanza d'accordo con il moderare l'utilizzo di tecnologie intelligenti, a volte sono solo presuntuose e bisogna dare al prodotto tutte le dritte necessarie perché non produca sciocchezze. Un esempio per tutti, benché banale? Il correttore automatico di Word: se provate, ad esempio, a scrivere Tìscali, corregge in Fiscàli e altre perle del genere. Certo, basta introdurre via via nel suo vocabolario le parole che lui non conosce, ma, insomma, era intelligente o solo supponente? E i semafori intelligenti? A quanti avreste annodato il palo in un momento di esasperazione?Però anche l'emotional sensing potrebbe dare qualche problemino. Quante volte capita di irritarsi con una persona o in una riunione, ma di controllarsi riuscendo a chiudere la conversazione senza scatenare un litigio? Bene, immaginate che la mia camicia da azzurra diventi grigia e poi nera mentre l'altro parla. E che, mentre la sua si incupisce di conseguenza, gli arrivi pure via bluetooth il mio stato d'animo: "fuck!". Difficile far finta di niente, no?Nellimmagine riporto due di quelli che il sito indica come esempi di abiti sensibili allo stato d'animo. Non so se gli abiti siano vaporosi per esigenze estetiche o perché abbiano ricoperto le modelle di veli senza star lì a confezionare l'abito. Una proof of concept, insomma, per quella che la rivista Time cita come The Best Inventions Of The Year nella categoria Fashion. Per la cronaca, The Best Inventions Of The Year in assoluto è l'iPhone.Non so. Io mi terrei gli indumenti attuali, che al massimo possono comunicare qualcosa attraverso il segno del sudore o la stropicciatura. Il resto lo lascerei alle parole.