elaborando

23andme.com


Sono da sempre un fan delle webberie, però devo dire che questa un pochino mi preoccupa: 23andme.com.Vediamo come funziona: ci si iscrive, solita login e password, stavolta anticipando il costo del kit, 999 dollari. Una settimana di attesa e abbiamo il kit tra le mani. Le istruzioni saranno sicuramente semplici, in fondo è un test della saliva, si impacchetta il tutto e si restituisce. Ancora una settimana e sul web ritroviamo, protetta dalla nostra login e password, un'analisi del nostro dna: cosa abbiamo ereditato da chi ci ha preceduto, i rischi che corre la nostra salute.La co-fondatrice del sito, Linda Avey garantisce la massima protezione dei dati personali: ci sarebbero più di una dozzina tra livelli di autenticazione e di criptazione, e i dati, si assicura, non verranno mai venduti a nessuno, se non in forma aggregata e quindi anonima. L'altra co-fondatrice è Anne Wojcicki, moglie del co-fondatore di Google, Sergey Brin, e la società è una Google-funded online company.Il rischio è evidente. Per fare un esempio, un assicuratore che sapesse che ho il rischio di una malattia mortale stampato nel dna, mi farebbe pagare un premio stratosferico, seppure accettasse di assicurarmi. I dati aggregati, invece, racconterebbero solo cose come la diffusione di certi tratti del dna, di predisposizioni e rischi innati.L'informazione di per se non è né buona né cattiva, è l'uso che se ne fa a essere determinante. In casa 23andme.com naturalmente hanno una lista lunghissima degli usi buoni che si prospettano: sarebbe semplice, ad esempio, trovare gruppi di persone per qualificare la bontà di determinati farmaci, e sarebbero gruppi assolutamente "targhettizati", come si dice in gergo, a tutto vantaggio dell'efficacia del test.Ebbene, non mi sento tranquillo, ho idea che si parlerà diffusamente degli usi buoni, ma che forme di discriminazione saranno inevitabili e vissute senza nemmeno la coscienza del discriminare: assicurazioni, ma anche posti di lavoro, lo stesso tessuto sociale.Non sono per gli integralismi e le crociate, ma per le regole. Tutto si giocherà sulle regole che sapremo darci, o meglio che saprà formulare chi deleghiamo a decidere per noi. Speriamo bene.Buon martedì.