elaborando

Il blog


Ieri è passato dal mio ufficio C.Lavora per un Fornitore della mia azienda, ci segue per gli aspetti marketing e commerciali, ma è anche un amico da svariati anni. È arrivato verso le tre del pomeriggio, insieme a R., un amico pure lui, anche se ci vediamo di rado. Più probabile sentirsi al telefono, R. è il tecnologo.Come da rito gli propongo un caffé. Arrivano da Torino, nell'umido della pioggerellina di questi giorni, accettano. Alla macchinetta del caffé C. mi chiede del blog: mi legge attraverso un aggregatore rss, gli piacciono i problemini e spesso mi propone la soluzione da sms. Lo definirei un "Fan", ma da ieri passa nella categoria "Fan-critici", l'anticamera dei "Fan-c...", devo stare attento. Il motivo? Sono ripetitivo.Per carità, gli piace leggere i miei post, però dice che ormai dalle prime righe del post si capisce dove vado a parare, come ci vado e addirittura in quante parole. "Sei un ingegnere, d'altra parte", aggiunge.Ho spento facilmente l'impulso di versargli il mio caffé bollente addosso, tutto sommato non sono vendicativo o almeno non fino a questo punto, e comunque il caffé delle macchinette non è mai veramente bollente. Chiusa la pausa caffé siamo tornati a parlare di java, applicazioni, API, tempi&soldi.Poi ieri sera, in macchina, ho ripensato: "ripetitivo".Il mio primo post è del 26 marzo del 2006, una domenica, lo stesso giorno dell'apertura del blog. Al mattino avevo rimesso in ordine la cantina e ritrovato un pacco di floppy disk. Li avevo portati in casa e dal passato erano riaffiorati dei programmi che avevo scritto in basic agli inizi degli anni 90, divertissement sul concetto della ricorrenza in grafica.Non sapendo neppure più come procurarmi quel basic, ne riportai un paio nel linguaggio macro di excel. Poi, la voglia di condividere con qualcuno quell'esperienza: un blog, vediamo cosa vuol dire.Andai avanti un po' di giorni vivacchiando con i disegnini, poi passai a qualche notizia presa qui e lì su internet, qualche problemino. A spingermi a scrivere un post praticamente ogni mattina da quel dì, sono la curiosità, lo stimolo e il piacere di leggere i commenti di chi passa da qui. E devo dire che ho stretto diverse amicizie, alcune sorprendentemente forti, che nulla hanno da invidiare a quelle del mondo reale. Dei più non conosco nemmeno il volto.A un anno e mezzo e 633 post di distanza sono ancora qui: qualche notizia, il problemino; ho smesso con i disegnini. Non sono in grado di indicare un post migliore degli altri o uno di cui mi penta; li ho tenuti tutti, tranne uno, il n.ro 574 dello scorso 25 settembre: ironizzavo su un sito, scoprii dieci minuti dopo che il mio post avrebbe potuto essere inopportuno per una persona che mi legge di tanto in tanto.Forse ha ragione C.: "Dovresti dare una svolta al tuo blog". Poi ha aggiunto: "Potresti chiedere a chi ti legge, lanciare un mini-sondaggio, magari qualche idea ti arriva".Quasi quasi ci provo. Vediamo se qualcuno ha voglia di commentare sul tema.Qui ci sta un post-scriptum, che però non so se, mettendolo qui, è ancora un "ps": qualche giorno fa Writer ha invitato me e altri blogger a scrivere su "Perché un blog?", "Chi o cosa ti ha spinto a creare un blog?" e così via.Non avevo ancora risposto, ho sempre difficoltà a seguire queste che io definisco catene di Sant'Antonio, ma che nei blog si chiamano di sicuro in altro modo.Se non fosse stato per il caffé preso ieri con C., probabilmente avrei scritto a Writer due righe di scuse declinando l'invito, non è roba per me. D'altra parte, mica so scrivere come sanno fare altri? Io mi occupo di notiziole, problemini, disegnini.Buon sabato.[L'immagine è quella che ha prodotto l'excel, riaperto qualche minuto fa. Siamo già all'Amarcord, acchio]