La pubblicità più sfigata della storia? Non saprei dirlo, ma certo gioca per un buon piazzamento quella che recita: "Gustati una seconda tazza di caffé", proprio accanto ad un articolo dal titolo: "Il caffé può essere la causa del primo infarto".Non male nemmeno il banner della Iomega che invita: "Burn Baby. Burn!", "Brucia, Baby. Brucia!" immagino invitando a masterizzare cd-rom, proprio a pochi pixel dal titolo dell'articolo: "Bambino muore, un altro in fin di vita per la casa che va a fuoco".Altre sezioni interessanti: ancora pubblicità assurda? Date un'occhiata all'invito a dare bevande gassate ai neonati, con dei subdoli slogan tipo: "Quanto presto è troppo presto?"Le isole più strane al mondo? Interessante il Principato di Seeland, una piattaforma di 550 metri quadrati al largo del mare del Nord. Si tratta della parte emergente di una nave affondata intenzionalmente dagli inglesi nel 1942 e occupata nel 1967 da un inglese, Roy Bates, proprietario di una stazione radio. Da allora, benché non riconosciuto dalle Nazioni Unite, è uno stato indipendente. Per chi fosse interessato, dal 2007 è in vendita, 750 milioni di euro.Ma oddee.com ha moltissime sezioni, tutte da sfogliare con curiosità, interesse, divertimento.Si scopre ad esempio che la Mazda ha commercializzato anche nei paesi spagnoli il modello "LaPuta". Alla Mazda avranno pensato a Gulliver, ma agli spagnoli suona un pochino osé, "LaDonnaccia", per dirla soft.O che nel 2007 i chirurghi del New England hanno estratto dallo stomaco di una ragazza un ammasso di cinque chili di capelli, mangiati nel tempo dalla ragazza che soffre di un disturbo chiamato tricofagia.Ma la sezione che mi è piaciuta di più è quella dei capolavori ritagliati da un foglio A4.Li ha prodotti Peter Callesen, nell'immagine riproduco quello che mi è piaciuto di più.Ieri ho avuto un sacco di visite al profilo, mi sono montato la testa e così ho deciso di affidare i miei saluti a un assistente, Venerdì. Non sa fare il caffé, però, a quello devo pensare ancora io.Gli lascio la parola.
Oddee.com
La pubblicità più sfigata della storia? Non saprei dirlo, ma certo gioca per un buon piazzamento quella che recita: "Gustati una seconda tazza di caffé", proprio accanto ad un articolo dal titolo: "Il caffé può essere la causa del primo infarto".Non male nemmeno il banner della Iomega che invita: "Burn Baby. Burn!", "Brucia, Baby. Brucia!" immagino invitando a masterizzare cd-rom, proprio a pochi pixel dal titolo dell'articolo: "Bambino muore, un altro in fin di vita per la casa che va a fuoco".Altre sezioni interessanti: ancora pubblicità assurda? Date un'occhiata all'invito a dare bevande gassate ai neonati, con dei subdoli slogan tipo: "Quanto presto è troppo presto?"Le isole più strane al mondo? Interessante il Principato di Seeland, una piattaforma di 550 metri quadrati al largo del mare del Nord. Si tratta della parte emergente di una nave affondata intenzionalmente dagli inglesi nel 1942 e occupata nel 1967 da un inglese, Roy Bates, proprietario di una stazione radio. Da allora, benché non riconosciuto dalle Nazioni Unite, è uno stato indipendente. Per chi fosse interessato, dal 2007 è in vendita, 750 milioni di euro.Ma oddee.com ha moltissime sezioni, tutte da sfogliare con curiosità, interesse, divertimento.Si scopre ad esempio che la Mazda ha commercializzato anche nei paesi spagnoli il modello "LaPuta". Alla Mazda avranno pensato a Gulliver, ma agli spagnoli suona un pochino osé, "LaDonnaccia", per dirla soft.O che nel 2007 i chirurghi del New England hanno estratto dallo stomaco di una ragazza un ammasso di cinque chili di capelli, mangiati nel tempo dalla ragazza che soffre di un disturbo chiamato tricofagia.Ma la sezione che mi è piaciuta di più è quella dei capolavori ritagliati da un foglio A4.Li ha prodotti Peter Callesen, nell'immagine riproduco quello che mi è piaciuto di più.Ieri ho avuto un sacco di visite al profilo, mi sono montato la testa e così ho deciso di affidare i miei saluti a un assistente, Venerdì. Non sa fare il caffé, però, a quello devo pensare ancora io.Gli lascio la parola.