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Voglio che tutti sappiano ... su YouTube.com!


La coppia è in crisi, ma non è una storia insolita.Lui, Philip J Smith, è uno dei maggiori impresari teatrali di Broadway, lei, Tricia Walsh-Smith, un'attrice impegnata anche nel sociale ed è decisamente più giovane: 49 anni contro i 74 del marito, è coetanea di sua figlia, in pratica. Il divorzio l'ha deciso lui, e le condizioni economiche non sono delle migliori per lei.Fin qui la storia è abbastanza normale, meriterebbe uno spazio, ma proprio un "boxino", in un giornalino di gossip. Ma lei, ha un'idea vincente, raccontare le sue ragioni su Youtube.com.E ci va giù dura: racconta, ad esempio, che non hanno mai fatto sesso, lui ha la pressione alta, però un giorno trova tra le sue cose dei preservativi, del viagra e dei film porno. A cosa gli dovrebbero servire? Meglio chiederglielo, così chiama la segretaria dell'impresario. Nel video si intuisce la poveretta annaspare all'altro capo del telefono: «Aspetta, aspetta, aspetta! Ma devo chiederglielo adesso???»Un lungo sfogo, lui è ricchissimo ma la tiene a stretto regime, pochi spiccioli a settimana e pure l'accordo pre-matrimoniale, racconta la signora Walsh-Smith con un inizio di lacrime, è stata una fregatura, in caso di divorzio lui può sfrattarla di casa in trenta giorni e chi si è visto si è visto: «Sono un'idiota, la più grande idiota del mondo!»La signora apre una nuova frontiera, le soap impallidiscono di fronte al suo video. Non succederà, ma immaginate se lui rispondesse con un video, che so, rimproverandole di non essere capace nemmeno di preparare le uova per la colazione, o cose così. E lei a qusto punto potrebbe rivelare a sua volta altri particolari umilianti. Oddio, non mi viene nemmeno in mente cosa, dopo le cassette porno, ma comunque, potrebbe rivelare, che so, che è crudele verso i canarini.Insomma, una vicenda simile alla soap, ma autentica; il massimo, nemmeno un Grande Fratello ci si avvicina.Adesso però è meglio che sistemi il mio studio, devo riconoscere che attualmente è un guazzabuglio di libri, carte, fili, aggeggi. Tant'è che con il portatile mi sposto in cucina, piuttosto che riordinare. E se oggi pomeriggio me la ritrovassi su Youtube.com? Oltre ai libri potrebbe rivelare anche altro: abiti non sempre riposti con cura, sgocciolamenti sul pavimento solo per prendere un bicchiere d'acqua. Insomma, non vorrei seguire l'esempio di mr. Philip J Smith, che poi non avrei nemmeno argomenti per rispondere. Vado.Buon mercoledì.