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Sin tetas


Il libro è arrivato in Italia un anno fa: "Senza tette non c'è paradiso", di Gustavo Bolivar Moreno, per la Rizzoli. Storia terribile di una quattordicenne colombiana che aspira a una vita nel lusso. Avere un bel seno è il passaporto per la felicità, per la conquista del boss malavitoso del traffico di narcotici che le può dare tutto questo e lei, Catalina, farà e subirà letteralmente di tutto per averlo. Il libro chiude con un finale non lieto, ma mi fermo qui, nell'ipotesi che a qualcuno venga voglia di leggerlo.Al libro è seguita la telenovela, che ha spopolato e creato polemiche in Colombia: dall'accusa di mitizzare i narcotrafficanti, a quella della presunta volgarità del titolo, rimasto lo stesso del libro: "Sin tetas no hay paraiso". Poi alla Colombia è seguita la Spagna, con adattamento della storia su Telecinco e con attori spagnoli. Infine in questi giorni sbarca in Italia, dove stanno lavorando a un ulteriore adattamento della trama: pare che ci sarà un lieto fine, perché la fanciulla, oltre a non raggiungere gli abissi dell'originale Catalina, arriverà al riscatto, comprendendo la vanità del suo sogno di una quinta misura.È una notiziola, non mi può interessare da telespettatore: fosse anche solo per gli orari, non mi siedo davanti al tv prima delle ultime scene di "Un posto al sole", sulle cui vicende comunque mi faccio aggiornare da mia suocera di tanto in tanto.Però notizie come questa preoccupano: il romanzo sarà probabilmente di valore, ma i tre successivi adattamenti allo schermo e al relativo pubblico alla fine avranno portato da un'altra parte: mi aspetto una cosa buonista, al limite del narcotizzante per lo spettatore.Vedremo, può darsi che mi smentiscano, ma non credo che la ricetta per questo tipo di prodotti lo preveda.Ma la cosa che trovo più agghiacciante è quella riportata da Repubblica.it: "le ragazze in Italia chiedono ai genitori come regalo per la maturità un paio di tette nuove".Oibò, ma si è perso lo stampino per fare belle figliole?Buon sabato.[Nell'immagine: notate la "r" di paraìso nel logo di Telecinco]