Non mi ci iscriverò, perché il mio non è un caso di distrazione, si tratta di una cosa diversa: come sembra accadere per la maggioranza dei maschi, riesco a pensare a una sola cosa per volta. Quindi accade, ad esempio, che mi accorga salendo in auto di aver lasciato a casa il cellulare, oppure di scendere di casa fiero della mia memoria con il cellulare in tasca, ma senza le chiavi dell'auto.Distractedpeople.com: devo però leggere con più attenzione, può darsi che sia contemplata anche la mia sindrome. Intanto ho scorso i suggerimenti per ricordare le cose essenziali; spostare l'anello su un dito diverso dall'anulare sinistro, ad esempio: prima o poi la cosa ci darà una sensazione di disagio, sforzeremo i neuroni e ricorderemo quello che volevamo ci tornasse in mente. Oppure ne riaffiorerà un'altra, va bene anche così, tutto sommato.Divertenti gli aneddoti, come quello della ragazza che, per non dimenticare di portarsi in ufficio il pranzo, lo ripone nella borsa già la sera prima. Poi mette la borsa in frigo, così il pranzo si conserva al meglio, tanto il cellulare, riposto accuratamente pure lui in borsa, non soffre il freddo. Spero non dimentichi la borsa.O come il tipo che racconta di aver eseguito una lunga serie di calcoli, prima di accorgersi che quello che stava manovrando era il telecomando del tv e non la calcolatrice.Non sembra ci siano invece rimedi per gli ombrelli, bisogna rassegnarsi a perderli regolarmente: basta che spiova mentre siamo in un negozio e faremo una fatica bestiale perfino a ricordare dove l'abbiamo lasciato. Meglio comprarne tanti e distribuirli: io ne ho uno a casa, uno in macchina, uno in ufficio. Quest'ultimo è rotto, ma mi ci sono affezionato.Il sito rilascia anche diplomi di distrazione, ma bisogna scucire sei euro. Adesso ho capito, non sono realmente distratto, si tratta di quella cosa a cui accennavo all'inizio, riesco a pensare a una sola cosa per volta: adesso, ad esempio, ai sei euro a cui sono affezionatissimo, non me ne separerei per nessuna ragione.Buon venerdì!
Distractedpeople.com
Non mi ci iscriverò, perché il mio non è un caso di distrazione, si tratta di una cosa diversa: come sembra accadere per la maggioranza dei maschi, riesco a pensare a una sola cosa per volta. Quindi accade, ad esempio, che mi accorga salendo in auto di aver lasciato a casa il cellulare, oppure di scendere di casa fiero della mia memoria con il cellulare in tasca, ma senza le chiavi dell'auto.Distractedpeople.com: devo però leggere con più attenzione, può darsi che sia contemplata anche la mia sindrome. Intanto ho scorso i suggerimenti per ricordare le cose essenziali; spostare l'anello su un dito diverso dall'anulare sinistro, ad esempio: prima o poi la cosa ci darà una sensazione di disagio, sforzeremo i neuroni e ricorderemo quello che volevamo ci tornasse in mente. Oppure ne riaffiorerà un'altra, va bene anche così, tutto sommato.Divertenti gli aneddoti, come quello della ragazza che, per non dimenticare di portarsi in ufficio il pranzo, lo ripone nella borsa già la sera prima. Poi mette la borsa in frigo, così il pranzo si conserva al meglio, tanto il cellulare, riposto accuratamente pure lui in borsa, non soffre il freddo. Spero non dimentichi la borsa.O come il tipo che racconta di aver eseguito una lunga serie di calcoli, prima di accorgersi che quello che stava manovrando era il telecomando del tv e non la calcolatrice.Non sembra ci siano invece rimedi per gli ombrelli, bisogna rassegnarsi a perderli regolarmente: basta che spiova mentre siamo in un negozio e faremo una fatica bestiale perfino a ricordare dove l'abbiamo lasciato. Meglio comprarne tanti e distribuirli: io ne ho uno a casa, uno in macchina, uno in ufficio. Quest'ultimo è rotto, ma mi ci sono affezionato.Il sito rilascia anche diplomi di distrazione, ma bisogna scucire sei euro. Adesso ho capito, non sono realmente distratto, si tratta di quella cosa a cui accennavo all'inizio, riesco a pensare a una sola cosa per volta: adesso, ad esempio, ai sei euro a cui sono affezionatissimo, non me ne separerei per nessuna ragione.Buon venerdì!