elaborando

Searching for hope


La trasmissione è più o meno l'equivalente del nostro "Chi l'ha visto", direi: in studio la mamma di Tania, una bimba scomparsa quattro anni fa, quando di anni ne aveva 11. Dove sarà adesso?Sarebbe utile immaginare come possa essere diventata Tania nel frattempo, così dallo studio si collegano con l'esperto che snocciola le sue ipotesi, con l'aiuto del computer. Se al momento della scomparsa era una graziosa bambina, dobbiamo immaginare che pochi mesi dopo si vedano i segni dell'abbandono e della malnutrizione. E poi, cosa farà per vivere? L'esperto suggerisce il ricorso alla prostituzione infantile e ... voilà, l'ipotesi di Tania bionda e messa sempre peggio, a giudicare dal volto smunto e dalle occhiaie.Un rischio forte è la gravidanza, quando si fa quella vita e, puntuale, l'esperto ipotizza: mamma a tredici anni, ma il bimbo muore; scontato che dovesse andare così, se non era capace di provvedere a se stessa, figuriamoci al bimbo. Naturale che sopravvengano droga e depressione, Tania cerca nella spazzatura qualcosa da mangiare, probabilmente in maniera compulsiva ed ecco che diviene obesa, e nemmeno siamo a quindici anni.Il volto della mamma nello studio esprime uno scoramento progressivo, atro che "Searching for hope", mentre i due conduttori sono in bilico tra una finta buona parola per lei e la pesca nel torbido per attirare lo spettatore.È una parodia, naturalmente, anche se feroce, nello stile delle "fake news" del sito Theonion.com; ma passato il sorriso divertito del filmato viene da chiedersi quante volte ci ritroviamo a livelli di morbosità più o meno simili. Da riflettere.Buona domenica.