elaborando

"You Can Leave Your Hat On"


Il film, "9 settimane e ½", non l'ho visto, per scelta, e della famosa scena mi è capitato di vedere solo qualche scatto. Perché, a leggere la trama, il film dev'essere noiosetto.Storia di un rapporto difficile tra due persone assolutamente normali, chi non annovera nel suo giro un broker di Wall Street e una gallerista d'arte: lui ha un po' il chiodo fisso del sesso, lei lo asseconda me ne diventa psicologicamente dipendente. Cerca di ribellarsi e alla fine, quando scopre che a lui piacciono le lucciole, ma non quelle che poetizzano le calde serate di maggio, bensì quelle altre, lo lascia distrutta e torna a fare la gallerista.Un film così, scusate, ma me lo risparmio, scena o non scena. Per non dire che la vera sequenza da ricordare mi pare sia un'altra, a leggere la trama da Wikipedia: il simbolo della condizione di dipendenza della gallerista, il pesce rosso, che viene "inforchettato, ucciso e mangiato". Altro che rimozione degli abiti da dietro la tendina semitrasparente.Ci penso solo ora, ma la famosa scena dello strip sarà di sicuro su youtube, benedetto sito, che consente di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Però dovrei andare su youtube.com, cercare con qualche parola chiave, che so, Kim Basinger, e poi selezionare il filmato che mi sembri migliore.No, più semplice prendere una metropolitana. Anche se nemmeno così è proprio facile, bisogna prenderla a Bucarest, il tratto giusto al momento giusto e prima che la polizia acchiappi l'avvenente fanciulla che da un po' di tempo emula la Basinger in vettura: poggia a terra il cd player, lo avvia e sulle note di "You Can Leave Your Hat On", rimuove abito e reggiseno. Rapidamente, perché prima della fermata successiva deve rivestirsi e passare a raccogliere le offerte.E poi c'è chi dice che la vita dei pendolari è noiosa.Buona domenica!