elaborando

Che bel titolo


Nel '78 vinse: "Proceedings of the Second International Workshop on Nude Mice", che se non traduco male sono gli atti del secondo congresso internazionale sui topi nudi. Confesso che un'occhiata a libro la darei, anche solo per capire dove abbiano mai visto gli altri, quelli vestiti a festa, Minnie e Topolino esclusi. Ma potrebbe essere anche la mia traduzione del titolo a fare acqua.Nel 1984 fu il turno del'indimenticabile "The Book of Marmalade: Its Antecedents, Its History and Its Role in the World Today". Mia moglie ce l'ha tra il classico Carnacina e una preziosa copia di un vecchio libro di cucina regionale.Tutt'altro tema trionfò nel 1997: "The Joy of Sex: Pocket Edition", quell'edizione tascabile ce l'ho io. Bellissimo, è l'ideale nei trasferimenti in metropolitana, per esempio. Nel '95 un classico dell'ambientalismo: "Reusing Old Graves". Assolutamente imperdibile, una guida per spingere con serenità il riciclaggio fino a includere quello delle tombe.Tema delicatissimo, non a caso molto poco trattato, nel 2003: "The Big Book of Lesbian Horse Stories". E l'anno scorso è tornato a trionfare il tema della vita a due: "If You Want Closure In Your Relationship, Start With Your Legs", se vuoi darci un taglio, comincia con il mettere in moto le gambe. Un testo diretto, senza peli sulla lingua o falsi moralismi, ma proprio per questo una svolta nel genere.Il premio è quello del libro con il peggior titolo pubblicato ed è assegnato ogni anno dalla rivista inglese "The Bookseller".Quest'anno, per celebrare il trentennale del premio, è stato lanciato un sondaggio su Internet, per scegliere il preferito tra i vincitori di questi anni. Ha trionfato: "Greek Rural Postmen and Their Cancellation Numbers", vincitore nel '96, storia dei francobolli e dei loro annulli nelle zone rurali della Grecia. Non vedo l'ora di averne una copia tra le mani, l'ordino stamattina.E in Italia? Chissà come siamo messi. Ecco uno spunto per il prossimo giro in libreria.Buona domenica!