elaborando

So come accenderti


Già, so come accenderti e questo mi dà una sensazione di potere. So che basterebbe poco per rendere incandescente il punto F e far uscire dal punto C fiotti disordinati di E. L'eccitazione.Ma so anche come guidarli quei fiotti, controllo anche il tuo punto A, sei in mio potere assoluto: aumento poco a poco la V ed eccoli fluire, gli E. Quanti V? 50? 100? 200? Decido io, tu non puoi che lasciar fare alla Natura. Ne godo.Ancora più sottile il piacere di giocare con il punto G. Basta poco, qualche V in contrasto e i fiotti si assottigliano, l'intensità diminuisce. Poi, decido sempre io, diminuisco il contrasto e ricominci. Cara la mia vecchia, amata V.Onde evitare censure da parte di Libero, sarà bene che precisi che si tratta di erotismo, si, ma applicato all'elettronica di qualche decennio fa: V è una valvola termoionica, si chiamavano così; per l'esattezza V è un doppio trìodo con molti anni di onorato servizio in una "radio a valvole".Oddio, sono stato sempre in dubbio sulla pronuncia: trìodo o triòdo? Perché la sequenza che so è: dìodo, trìodo, tetròdo, pentòdo, esòdo, eptòdo. E quel cambio di accento tra trìodo e tetròdo non l'ho mai capito.Il funzionamento è semplice: il filamento (F), simile a quello di una lampadina, viene acceso, riscalda il càtodo (C), che perciò emette elettroni (E). Questi vengono attratti dall'ànodo (A) grazie al suo elevato potenziale elettrico, intorno ai 200 Volt, chiudendo quindi un circuito elettrico.Senonché interviene il punto G, la griglia: basta un piccolo potenziale negativo perché la griglia, che avvolge il catodo, respinga gli elettroni. Regolando il potenziale del punto G, quindi, si può regolare il flusso di elettroni, e cioè la corrente del circuito. Grande il punto G.Poi sono arrivati i transistor. Bella invenzione, anzi rivoluzione, ci ha portato l'elettronica di consumo; difficile immaginare un iPod a valvole, per dire. Però, in quanto a Eros, non ci siamo, proprio per niente. Perché l'Eros ha mille forme, ma i transistor non ne hanno punto.Un buon lunedì, con l'augurio che il lavoro vi regali momenti di Eros (ma non esagerate, neh).