elaborando

Come va oggi il nostro giovanotto?


Questo articolo del New York Times lo girerò a nostra figlia via email, una sua attenta lettura potrebbe allungarmi la vita. Di 7,5 anni.Uno studio condotto alla Yale University dimostra che a una persona anziana girano le balle se chi gli si rivolge lo fa implicitamente sottolineando che è anziano. Un esempio: «Come va oggi il nostro giovanotto?» detto dall'infermiera al paziente ultrasettentenne. Oppure un eccesso di gentilezza, o una premura che non si userebbe con un quarantenne: tipo nostra figlia che mi prende la mano quando attraversiamo insieme la strada. Lei a me, non io a lei, cosa che non faccio più da vent'anni a questa parte. Altri esempi: in un negozio o al ristorante, l'attenzione di chi ci serve scivola sull'anziano e si concentra sui giovani del gruppo.Cosa succede in questi casi? Che l'anziano comincia a sentirsi "fuori dai giochi", una persona a rischio da trattare con cura. E la sua percezione del proprio stato di salute peggiora, finché sta davvero peggio.Nel 2002 fu pubblicato uno studio condotto sulla popolazione ultracinquantenne di un paesino dell'Ohio: gli anziani che invecchiavano in serenità, fregandosene del tempo, vivevano in media sette anni e mezzo in più di chi, invece, si sentiva intrappolato in un treno senza ritorno. Neanche il non fumare o un buon livello di esercizio fisico davano lo stesso vantaggio.Aiuta invece avere la mente allenata, sfidarla ogni tanto a risolvere ... un problemino. Progetto Polymath ha pubblicato i problemi di ottobre, questo è uno di quelli di settembre:438. DivisibilitàQual è il numero più piccolo divisibile per tutti i numeri da 1 a 9?Buon martedì.[Nell'immagine: Un vecchio con suo nipote, Domenico Ghirlandaio, 1490][Colonna sonora: Armando De Razza - Amalia De Lana (1989)]