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I dieci comandamenti del SocialNet


Ok, il titolo è esagerato, più che comandamenti sono consigli quelli offerti dal sito CNN.com. E poi sono solo cinque, ma il tema è attuale e importante: ci siamo iscritti a Facebook, LinkedIn, Plaxo o un qualunque altro Socialnet che dà modo di esporre su Internet dei dettagli della nostra vita reale? Allora occhio a cosa rendiamo pubblico di noi, in modo particolare se proprio in quella piazza virtuale speriamo di trovare opportunità di lavoro.Si parte da un consiglio ovvio: tenere aggiornato il nostro profilo. Potrebbe essere l'occasione a cercare noi, meglio farsi trovare in ordine.Secondo consiglio: se il capo ci grava sull'inguine, non scriviamolo su Facebook, queste considerazioni è meglio tenerle per sé, e non solo quando riguardano il datore di lavoro.Terzo: attenzione ai gruppi a cui ci iscriviamo, potrebbero fornire aspetti preoccupanti delle nostre propensioni. Ad esempio, CNN.com suggerisce che il gruppo "Bevo più birra che acqua" potrebbe prospettare dettagli non proprio edificanti sulle nostre abitudini di vita.Se cerchiamo davvero lavoro attraverso il socialnet, e siamo al suggerimento numero quattro, allora meglio curare che il profilo non abbia dettagli "forti": immagini osé, litigi con i nostri friends, parole in libertà, sono tutti motivi per allontanare un potenziale datore di lavoro.Quinto e ultimo: attenzione a come è composta la lista dei nostri amici: saremo giudicati anche attraverso le nostre frequentazioni.Regole ovvie, che applichiamo nella vita reale, ma di cui ci dimentichiamo in Rete. Eppure lì rischiamo di essere ben più visibili. Io, ad esempio, almeno un errore lo commisi, ci sono foto in cui sono venuto meglio.Buon martedì.Vota il post su