elaborando

Turbamento Compilation


L'ultima volta che mi sono confessato dev'essere stato quando mi sono sposato, non ho ricordi più recenti; e nemmeno prima ero un frequentatore molto assiduo del confessionale. La compilation dei miei peccati a scopo lavaggio di rito è un esercizio che ho fatto regolarmente solo da adolescente, e quindi le trasgressioni erano quelle che si possono immaginare: parolacce, qualche piccola prepotenza, bugie, e ... si, porto gli occhiali, anche se dall'età di cinque anni. Le penitenze? Ricordo vago di qualche minuto a recitare Pater Noster e Ave Maria, cercando di risalire al listino dei peccati mentre pregavo: due calcoletti mentre si espia ci stanno bene.Avevo perso di vista la questione, che però scopro essere ancora attuale e oggetto di un convegno in svolgimento domani: organizzato dal dicastero vaticano delle confessioni, tema "la Penitenza".È cambiato l'atteggiamento dei fedeli. L'ultimo sondaggio risale a dieci anni fa, ma già allora il 30% dei fedeli riteneva non necessario confessarsi, il 20% non riusciva a raccontare i propri peccati a un altro, il 10% addirittura considerava la confessione un ostacolo all'esercizio della propria fede.E cambiano i peccati, naturalmente, quindi occorre adattare il processo della confessione: a partire dalle domande poste dal confessore per convincere il penitente ad aprire la propria coscienza, fino alle voci del listino. Le nuove entry? L'evasione fiscale va alla grande, pare, seguono le vessazioni verso i colleghi, le scorrettezze per far carriera, il furto di informazioni sul posto di lavoro.Mi lasciano perplesso i nuovi peccati, in particolare l'evasione fiscale. Ho sempre pensato al peccato come a qualcosa scaturito dall'impulso, a qualcosa che a mente fredda viene riconosciuto come sbagliato ma a cui non si può rimediare in altro modo che pentendosi e facendo atto di contrizione. Ma l'evasione fiscale? Intanto viene commessa a mente fredda e calcolatrice alla mano, altro che impulso; e poi per espiare c'è una procedura già codificata e collaudata: si paga il dovuto e si ripulisce tutto.L'obiettivo del confessore è: «ridargli la pace e fargli riavere la gioia di vivere, nella consapevolezza della misericordia di Dio». Ok la misericordia, ma, giusto per dare a Cesare quello che è di Cesare, restituire il dovuto?Buon martedì.[Nell'immagine: rosario elettronico, da Fapsparma.it]