L'azienda è la Nielsen, un colosso nel campo della "misura degli ascolti", per TV, radio e internet, con attenzione ai consumi in generale. Sulla home page del suo sito si trovano regolarmente classifiche di ascolti e consumi, e reports abbastanza interessanti. Presente in un centinaio di paesi sparsi per il mondo, Italia inclusa, conta su circa 40.000 addetti.Bene, da martedì scorso ai 40.000 è stato tolto il tasto "Rispondi a tutti" del programma aziendale di posta, l'Outlook. In una comunicazione interna il CIO (Chief Information Officer, il capo dell'IT, insomma), ha raccontato come questa importante decisione sia scaturita dai suggerimenti provenienti proprio da chi lavora alla Nielsen stessa. In molti si sarebbero detti convinti che la pigrizia del rispondere senza selezionare i destinatari, produce un mare di messaggi verso persone che non sono coinvolte e nemmeno interessate. Conseguenza? devi leggere il messaggio per capire che non ti interessa, quindi hai perso tempo e concentrazione.L'intenzione la trovo corretta, che il "rispondi a tutti" sia una piaga, non c'è dubbio. Quei lunghissimi "thread" partono con cinque, sei destinatari, poi di risposta in risposta al più si aggiungono partecipanti, mentre la conversazione si allontana dal tema suggerito dall'oggetto del messaggio, anch'esso rimasto immutato a parte una sequenza di "R:" e "Re:" davanti.Un esempio reale preso dalla mia inbox:Oggetto: R: R: R: R: R: R: R: R: Re: R: URGENTE: [...]A tre giorni di distanza dal primo messaggio (Oggetto: URGENTE: [...]), lo speri pure che si stia parlando d'altro, no?Ma, se l'intenzione è condivisibile, il metodo può suonare esageratamente pragmatico. Cosa dovrà fare l'omino Nielsen nel rispondere? Dovrà pigiare sul "rispondi al mittente", e poi aggiungere i destinatari uno a uno. Mi viene una domanda: come si comporterà con i nomi a cui non sa attribuire un volto e un ruolo? Capita, eh, in un'azienda di 40.000 addetti, che immagino organizzata in modo articolato. Non sarebbe stato più semplice affidarsi alla buona regola di sfoltire la lista di distribuzione, eliminando chi ormai, a quel punto della conversazione, si sa non essere più interessato?Ma forse questa raccomandazione era già stata fatta ed era caduta nel vuoto; non rimane che stare a vedere se la nuova regola funziona o meno. Ho un paio di amici che lavorano in Nielsen, lunedì li sento, mi piacerebbe sentire la loro impressione.Buona domenica. A tutti.
Se il Ministro Brunetta legge questo post ...
L'azienda è la Nielsen, un colosso nel campo della "misura degli ascolti", per TV, radio e internet, con attenzione ai consumi in generale. Sulla home page del suo sito si trovano regolarmente classifiche di ascolti e consumi, e reports abbastanza interessanti. Presente in un centinaio di paesi sparsi per il mondo, Italia inclusa, conta su circa 40.000 addetti.Bene, da martedì scorso ai 40.000 è stato tolto il tasto "Rispondi a tutti" del programma aziendale di posta, l'Outlook. In una comunicazione interna il CIO (Chief Information Officer, il capo dell'IT, insomma), ha raccontato come questa importante decisione sia scaturita dai suggerimenti provenienti proprio da chi lavora alla Nielsen stessa. In molti si sarebbero detti convinti che la pigrizia del rispondere senza selezionare i destinatari, produce un mare di messaggi verso persone che non sono coinvolte e nemmeno interessate. Conseguenza? devi leggere il messaggio per capire che non ti interessa, quindi hai perso tempo e concentrazione.L'intenzione la trovo corretta, che il "rispondi a tutti" sia una piaga, non c'è dubbio. Quei lunghissimi "thread" partono con cinque, sei destinatari, poi di risposta in risposta al più si aggiungono partecipanti, mentre la conversazione si allontana dal tema suggerito dall'oggetto del messaggio, anch'esso rimasto immutato a parte una sequenza di "R:" e "Re:" davanti.Un esempio reale preso dalla mia inbox:Oggetto: R: R: R: R: R: R: R: R: Re: R: URGENTE: [...]A tre giorni di distanza dal primo messaggio (Oggetto: URGENTE: [...]), lo speri pure che si stia parlando d'altro, no?Ma, se l'intenzione è condivisibile, il metodo può suonare esageratamente pragmatico. Cosa dovrà fare l'omino Nielsen nel rispondere? Dovrà pigiare sul "rispondi al mittente", e poi aggiungere i destinatari uno a uno. Mi viene una domanda: come si comporterà con i nomi a cui non sa attribuire un volto e un ruolo? Capita, eh, in un'azienda di 40.000 addetti, che immagino organizzata in modo articolato. Non sarebbe stato più semplice affidarsi alla buona regola di sfoltire la lista di distribuzione, eliminando chi ormai, a quel punto della conversazione, si sa non essere più interessato?Ma forse questa raccomandazione era già stata fatta ed era caduta nel vuoto; non rimane che stare a vedere se la nuova regola funziona o meno. Ho un paio di amici che lavorano in Nielsen, lunedì li sento, mi piacerebbe sentire la loro impressione.Buona domenica. A tutti.