elaborando

La Sciarpa


Lasciarpa l'ho piegata in due sul lato corto, poi in due sul lato lungo. Ora l'avvolgo intorno al collo, facendo passare le due estremità sciolte nel cappio che si è formato a metà. «Così è da gay» osserva il mio collega E.Non sia mai, sarebbe un messaggio non corretto e neppure voluto. Sfilo la sciarpa e la avvolgo intorno al collo, due, tre giri; così tiene addirittura più caldo.«È da ospedalizzato» osserva E. Va bene, neanche questa va bene. Allora la srotolo, la piego nuovamente in due sul lato corto e la appoggio sul collo, incrociando ordinatamente le due estremità sul davanti.«E adesso?» - «Da pensionato».Ok. Ritorno alla disposizione iniziale, quella a cappio, e puntualizzo: «Non è da gay, ma è una forma solidale di protesta contro le discriminazioni sessuali». E vaffaunbagno, E. [nell'immagine: Ötzi, l'Uomo venuto dal ghiaccio, custodito nel museo archeologico di Bolzano. Devo vedere come sistemava la sciarpa.]