elaborando

HRP-4C


La falcata non è proprio quella di una modella, ma con il movimento del sedere ci siamo, direi. Il progresso avanza, insomma.HRP-4C, per gli amici Ucroa, è un robot ideato per imitare fattezze, movenze ed espressioni di una modella, pensata però al giapponese. È alta 1 e 58, come la media delle ragazze giapponesi tra i 19 e i 29 anni, e pesa solo 43 chili, batterie incluse; con i suoi capelli neri a caschetto, dovrebbe identificarsi con la bellezza tipica giapponese. Apparsa l'altro ieri in anteprima, debutterà in passerella a Tokio, il 23 marzo.Non ci siamo ancora per l'andatura: Ucroa cammina con le ginocchia un po' piegate, probabilmente per assicurare l'equilibrio. E pare che sia anche andata un po' in confusione quando il dimostratore le ha chiesto di sorridere e poi di fare la faccia arrabbiata. Lei ha spalancato gli occhioni e aperto la boccuccia, denotando stupore. Colpa del software che non ha capito la richiesta? Potrebbe non essere così: se le chiedi di fare una cosa e lei ne fa un'altra, beh, allora potremmo essere già alla replica perfetta di una mente femminile.Il progetto è dell'Istituto nazionale giapponese per la scienza industriale e la tecnologia, ed aveva come scopo proprio quello di realizzare un robot-indossatrice. Ucroa, infatti, non sa fare altro che muoversi avanti e indietro, rispondere a semplici domande. Per il resto, nulla.Qualche mese fa era arrivata Aiko, robot al femminile realizzato da Le Trung, vietnamita trapiantato in Canada. Aiko non cammina, ma cucina, è di compagnia, aiuta a trovare la strada in macchina.Mi chiedo, non si potrebbero fondere i due progetti? Raccomanderei solo di includere la possibilità di litigare ogni tanto su qualche sciocchezza a scelta del robot, con funzioni tipo: «Tu non riesci a capirmi», «Con te è tutta fatica sprecata» e «Torno da mia madre».O l'ha già fatto tempo fa il Signore, con quella storia della costola?Buon martedì.