elaborando

Quasi suff, ma non suff


Mio nipote, di questi tempi laureando in legge, quando era alle medie aveva un modo tutto suo di aggiornarci sulle sue vicende scolastiche: ci elencava gli ultimi giudizi ottenuti. E poiché all'epoca non brillava (il riscatto sarebbe poi cominciato con il ginnasio per proseguire con l'università), era un susseguirsi di: suff, quasi suff, quasi-quasi-suff, scarsamente suff, mannaggia-non-è-suff.La cosa mi è tornata in mente leggendo del lungo e acceso dibattito sui 5 e l'ammissione alla maturità, appena concluso con la proroga della norma attuale: si va alla maturità anche con un 5 in pagella. Dibattito sul nulla? No, al contrario, a mio parere la questione ha risvolti molto più preoccupanti di quanto sembri.Da un lato c'è la posizione del ministro Gelmini, che mi trova concorde: se 5 vuol dire non sufficiente (altrimenti sarebbe stato almeno 6), allora chi non è sufficiente in tutte le materie riprova l'anno successivo.Non fa una grinza, non è che un sette in disegno compensi un 5 in matematica, perché è il concetto stesso di maturità in gioco: si è maturi se si è sufficienti in tutte le materie. Sufficiente vuol dire il minimo accettabile, mi sembra che la disposizione del Ministro sia addirittura lapalissiana.Il problema nasce dal fatto che un maturando su quattro del classico ha almeno un 5, come quasi uno su due dello scientifico e addirittura tre su quattro degli istituti professionali. E se tutti questi ragazzi avessero dovuto ripetere l'anno, perché non ammessi all'esame di maturità, il costo dell'allungamento del corso di studi sarebbe stato molto alto.Se questa motivazione posso anche comprenderla, mi trova completamente in disaccordo, e mi preoccupa notevolmente, l'altra che viene addotta per il provvedimento : la disposizione sarebbe arrivata ad anno cominciato, troppo tardi per quei ragazzi che hanno tarato lo sforzo sul minimo.Se davvero il paese intende recuperare competitività, allora la strada da indicare ai ragazzi non è quella di questo provvedimento.Buon giovedì.[Nell'immagine: la scheda biografica del ministro Gelmini, su governo.it]