elaborando

La scuola che non piace


Un dato positivo è che il 79% degli intervistati rifarebbe la stessa scuola superiore, ma per il resto l'indagine è un campanello d'allarme.Commissionata dall'Associazione TreeLLLe, la ricerca "La scuola vista dai giovani adulti" ha coinvolto 1500 giovani tra i 19 e i 25 anni di età, di tre città italiane (Bologna, Siena e Lecce), ponendo una serie di domande sull'esperienza scolastica conclusa per tutti da pochi anni.Ne emerge un quadro per nulla brillante delle nostre superiori. Il 54%, ad esempio, ritiene che il livello di preparazione dato la scuola sia "per niente o poco" adeguato alle richieste del mercato del lavoro. Ancora peggio se si chiede quanto i giovani pensano di aver ricevuto dalla scuola in termini di ideali o di strumenti per risolvere problemi: il 61% si dice poco o per nulla soddisfatto per lo stimolo ricevuto ad apprezzare ideali che non provenissero già da famiglia e amicizie, il 54% è largamente insoddisfatto degli strumenti che la scuola gli ha fornito per risolvere i problemi della vita di tutti i giorni.Giudizio di sufficienza per gli insegnanti (ma uno su cinque non ne ha trovato nemmeno uno che abbia avuto un'influenza positiva e decisiva), tra le materie sono promossi a pieni voti inglese, italiano e informatica, male matematica e storia, malissimo scienze e filosfia.Insomma, elementi di riflessione su come migliorare la qualità percepita della nostra istruzione ce ne sarebbero, se solo il primo e unico obbiettivo reale non fosse quello di contenere i costi di gestione e basta.Visto che la lingua straniera è ritenuta la materia più importante (questa mi ha sorpreso un po'), sarà interessante risolvere il problema posto da Progetto PolyMath nell'aprile scorso.481. PoliglottiCento persone si sono recentemente incontrate a un seminario internazionale. Di queste 90 parlano spagnolo, 80 italiano e 75 cinese. Quante sono, come minimo, le persone che parlano tutte e tre le lingue?Buon lunedì.[Ne ha scritto laStampa.it]