Eh si, poteva essere questo lo slogan a fare il giro del mondo, invece sarà "Go Blonde!". E tutto perché ci siamo fatti fregare in velocità dalla Lituania. Colpa della stampa italiana, tutta schierata, e degli altri poteri forti, che stanno ostacolando qualunque progetto politico di grande respiro.Dunque: oggi a Riga grande parata di bionde, precedute da cheerleader (bionde) e banda musicale (bionda). E sarà solo un momento, anche se forse quello più impressive, di un fine settimana che mette le bionde al centro dell'attenzione, perché loro possono «Make the World a Brighter Place», trasformare il mondo in un posto più luminoso. Un'occhiata al sito delle bionde lituane chiarisce tutto, a patto di masticare un po' di lituano. I fondi raccolti durante la manifestazione saranno destinati alla protezione dell'infanzia in Lettonia, ma la motivazione principale è quella di tirare su il morale dei lituani, in una crisi economica che li vede i più colpiti in Europa.Crisi più psicologica che sostanziale? Evidentemente non è solo da noi che si indica nell'ottimismo la ricetta per uscire dalla crisi; anche il PdC lituano ritiene che basti convincere i suoi concittadini a sorridere alla vita, per superare questo momentaccio.E cosa c'è di meglio di una bionda, per restituire il sorriso che i notiziari ci hanno tolto ormai da mesi? Così ha incoraggiato il progetto, forse ha anche dato qualche consiglio per la selezione delle fanciulle (500 per la parata, 2.000 tra tutti gli eventi). Un lavorone da impegnare giorno e notte, ma oggi raccoglie i risultati.Da noi niente, se c'era un progetto simile, non è riuscito a decollare. E dire che know-how ed entusiasmo non mancavano.Avremmo scelto anche noi le bionde? Non è un tema facile, tra bionde, brune, rosse, castane. In Lituania si saranno rivolti a qualche esperto del campo? Non so, ma viene da dire che non si è voluto rischiare: la mossa è molto conservativa, si sa che gli uomini preferiscono le bionde.Buona domenica.[Ne hanno scritto: newslite.tv, timesonline.co.uk, bbc.co.uk.]
Forza Bionde!
Eh si, poteva essere questo lo slogan a fare il giro del mondo, invece sarà "Go Blonde!". E tutto perché ci siamo fatti fregare in velocità dalla Lituania. Colpa della stampa italiana, tutta schierata, e degli altri poteri forti, che stanno ostacolando qualunque progetto politico di grande respiro.Dunque: oggi a Riga grande parata di bionde, precedute da cheerleader (bionde) e banda musicale (bionda). E sarà solo un momento, anche se forse quello più impressive, di un fine settimana che mette le bionde al centro dell'attenzione, perché loro possono «Make the World a Brighter Place», trasformare il mondo in un posto più luminoso. Un'occhiata al sito delle bionde lituane chiarisce tutto, a patto di masticare un po' di lituano. I fondi raccolti durante la manifestazione saranno destinati alla protezione dell'infanzia in Lettonia, ma la motivazione principale è quella di tirare su il morale dei lituani, in una crisi economica che li vede i più colpiti in Europa.Crisi più psicologica che sostanziale? Evidentemente non è solo da noi che si indica nell'ottimismo la ricetta per uscire dalla crisi; anche il PdC lituano ritiene che basti convincere i suoi concittadini a sorridere alla vita, per superare questo momentaccio.E cosa c'è di meglio di una bionda, per restituire il sorriso che i notiziari ci hanno tolto ormai da mesi? Così ha incoraggiato il progetto, forse ha anche dato qualche consiglio per la selezione delle fanciulle (500 per la parata, 2.000 tra tutti gli eventi). Un lavorone da impegnare giorno e notte, ma oggi raccoglie i risultati.Da noi niente, se c'era un progetto simile, non è riuscito a decollare. E dire che know-how ed entusiasmo non mancavano.Avremmo scelto anche noi le bionde? Non è un tema facile, tra bionde, brune, rosse, castane. In Lituania si saranno rivolti a qualche esperto del campo? Non so, ma viene da dire che non si è voluto rischiare: la mossa è molto conservativa, si sa che gli uomini preferiscono le bionde.Buona domenica.[Ne hanno scritto: newslite.tv, timesonline.co.uk, bbc.co.uk.]