elaborando

Un problema acuto


Gioco di parole terribile per uno dei problemi, il numero 8, della prova Invalsi che ieri è stato somministrata ai nostri ragazzi di terza media. Credo che "somministrare" sia il verbo utilizzato a scuola, con la stessa propensione al gergo che induce le ferrovie a chiedere l'obliterazione del biglietto.Chissà come i ragazzi hanno vissuto la somministrazione, perché devo dire che i problemi mi sono parsi semplici, ma solo a patto di aver studiato e imparato, e di riuscire a ragionarci su (ma va!).Il vero problema acuto resta quello della qualità della nostra scuola, ritornato alla cronaca solo un paio di giorni fa, grazie alla pubblicazione della "Teaching and Learning International Survey (Talis)", indagine sulla situazione dell'istruzione scolastica in giro per il mondo.Non ne usciamo bene: il 52% degli insegnanti ha più di 50 anni e solo il 3% è sotto i 30, per cominciare. Quindi abbiamo un corpo insegnante che non brilla per gioventù e che, nella media, ha tirato i remi in barca, se "gli insegnanti sotto i 40 anni hanno passato il doppio del tempo sulla loro stessa formazione rispetto ai loro colleghi over 50". Mi sorprende poi il dato che "nelle scuole private vengono dedicati 14 giorni in più a questa voce [formazione] rispetto alla scuola pubblica".Non è comunque una novità che la nostra scuola abbia bisogno di una risistemata. Di rapporti OCSE ne vengono fuori almeno uno all'anno, e ognuno ci evidenzia qualche aspetto su cui arranchiamo rispetto alla media. Nel 2006, ad esempio, fu il turno dei costi elevati e della qualità scarsetta: rispetto al grado di istruzione medio raggiunto dalla popolazione, avevamo dietro solo la Turchia, sopravanzati da, per fare qualche esempio, Cile e Messico.Tornando al problema, non è difficile, basta ricordare un paio di cose: che la somma degli angoli interni di un triangolo è ... e basta, altrimenti dov'è il divertimento?Buon venerdì.[INVALSI =  Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione