elaborando

Moglie mia non ti conosco


Giusto cinquecento anni fa, il 24 giugno del 1509, Enrico VIII veniva incoronato re d'Inghilterra. All'epoca era sposato con Caterina d'Aragona, la vedova di suo fratello e la prima delle sei mogli che ebbe al suo fianco e di cui si liberò in modo sbrigativo; fatta eccezione per l'ultima, che gli sopravvisse, e per la terza che preferì passare a miglior vita da sola.Il metodo che usava era quello della congiura: la signora di turno aveva tramato, con la complicità di un paio di nobili (la stampa di parte allora non c'era ancora). Aggiungiamo un po' di tradimento e la cosa veniva buona per liberarsi dell'ingombrante moglie e di qualche dignitario che cominciava a stare sugli zebedei.I nomi delle signore? Eccoli: Caterina d'Aragona (divorziata), Anna Bolena (decapitata), Jane Seymour (defunta per propria iniziativa), Anna di Clèves (divorziata), Catherine Howard (decapitata), Catherine Parr (sopravvissuta). Una predilezione per le Caterine, si direbbe.Alcune osservazioni.La prima: c'è sempre una donna che la spunta (in questo caso Catherine Parr), inutile farsi illusioni.La seconda: l'ambizione gioca brutti scherzi. Perché, è vero che diventare la regina d'Inghilterra è una bella promozione ma, già dopo un divorzio e una decapitazione, qualche conticino avrebbero dovuto farselo, le signore in questione.La terza: attenzione a non cadere nell'errore di pensare che Henry-8 fosse un donnaiolo. Il carosello di mogli avvenne per il bene della nazione. Infatti desiderava un figlio maschio, ma le mogli si ostinavano a sputar fuori femmine, o a interrompere gravidanze; ci volle una fatica boia per tirar fuori un Edoardo.La quarta: le leggi ad personam sono storia vecchia. Il buon Henry-8 si fece addirittura una religione ad personam: in pratica prese quella cattolica e fece un paio di piccole modifiche qua e là.Con la nuova religione, ad esempio, interrompere i suoi matrimoni diventava semplicissimo. Invece di implorare il papa, argomentando sulla nullità delle unioni (il matrimonio era stato combinato senza che lui lo sapesse, e la dispensa per sposare Caterina, vedova del fratello, era nulla, e gli oppositori complottavano, ecc. ecc.), era lui semplicemente a decidere che il matrimonio era nullo, mai esistito. Una comodità mica da poco.Perché poi, al papa, non è che potesse spedire la richiesta via email, allegando un paio di documenti. No, l'email non c'era ancora e bisognava procedere con documentazione scritta a mano, siglata e sigillata da vescovi e Pari d'Inghilterra, con un ricco e lungo nastro di seta a reggere i sigilli. Il tutto per due chili e mezzo di peso.Certo, per il primo matrimonio, quando ancora non si era fatto la religione fai-da-te, al papa dovette scrivere. Il succo della missiva? O il Papa scioglie il matrimonio con Caterina, oppure l'l'Inghilterra va per la sua strada, religiosamente parlando. E così avvenne.Ok, la mia sintesi è eccessiva, magari a qualcuno piacerebbe dare un'occhiata all'originale, per vedere come si fa in questi casi. Che so, lo stile adottato, le argomentazioni, il tono.Bene 50.000 euro e vi arriva a casa una replica perfetta della missiva. Grazie al restauro annunciato ieri dall'Archivio segreto del Vaticano.Ora, io non li ho, i 50.000. Però, a pensarci. Tutto sommato la missiva fa pure la sua bella figura attaccata a una parete. Ci devo pensare. Magari a rate.L'acquisto dico, non il pensarci. Che anche quello, con il caldo, viene da rateizzarlo, in effetti.Buon mercoledì.[Nell'immagine: Natalie Portman, la Anna Bolena di  L'altra donna del Re.]