elaborando

La via del sale


Quattro giorni di passeggiata, per scavalcare l'Appennino partendo da Varzi, in provincia di Pavia, e arrivare al mare ligure di Recco; lungo uno dei percorsi che gli antichi mercanti utilizzavano per trasportare il sale nelle pianure di Alessandria, Pavia e Piacenza. In tutto dovrebbero essere un'ottantina di chilometri, più le "varianti involontarie" (leggi errori di sentiero).L'allegra compagnia di sei persone (quattro preparatissimi, due meno; indovinate chi era uno dei due "meno" ...) ha retto benissimo agli imprevisti.Un'ora di pioggia fittissima sul finire del primo giorno, con un finale di grandinata sul monte Chiappo, il terreno ricoperto come da un'abbondante nevicata.L'esordio piovoso del secondo giorno, poi rasserenato per ritornare piovoso nell'ascesa finale al monte Antola. L'involontario allungamento della terza giornata, già di per sé la più lunga; ma ormai si scendeva verso la costa ligure e il tempo si era messo al bello stabile.E, per chiudere in bellezza, la perdita del sentiero "facile" verso Recco, e il passaggio tra rovi e sbalzi fino a spuntare appena sopra Recco.In mezzo paesaggi, natura, viste che sarebbero state mozzafiato, se solo il tempo fosse stato sereno nei momenti giusti.Camminate e momenti conviviali. A chiudere le prime tre tappe una cena ristoratrice e per il compleanno una torta improvvisata in rifugio, sorpresa graditissima.Una focaccia, ovviamente di Recco, ha sugellato la conclusione dell'impresa. Il tutto all'insegna della simpatia a della concordia.Il percorso, benissimo segnato fino al monte Antola, fine della seconda tappa, si perde un po' nel cuore della Liguria. La segnaletica meriterebbe una maggiore cura.In conclusione quattro giorni bellissimi, assolutamente da ripetere. Ma non subito, eh.Buon martedì.