Il problema è esploso appena dopo l'approvazione del decreto sicurezza: gran parte delle colf e badanti straniere attive in Italia si troverebbero nella condizione di irregolarità, quindi da espellere dal paese.Il problema ha due facce: se da un lato sarebbero 500.000 le straniere e gli stranieri in condizioni irregolari, dall'altro sarebbero toccati dal problema altrettanti datori di lavoro, per lo più anziani o comunque bisognosi di assistenza. E quindi la portata della questione non è trascurabile.Per sanare la situazione, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla famiglia, l'onorevole Carlo Giovanardi propone una modifica alla legge: se il datore di lavoro regolarizza la posizione lavorativa della propria badante, allora a quest'ultima viene concesso il permesso di soggiorno.Si oppone la Lega, dura e pura: «È ora di finirla con l'idea che questo sia il Paese del "fatta la legge, trovato l'inganno". [...] Sanatorie non se ne possono fare». E anche il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi è contrario all'iniziativa dell'onorevole Giovanardi.Il problema è che le badanti sono un esercito che ormai ci è necessario, ma che non riesce a toccare le corde del legislatore. Una via d'uscita ci potrebbe essere, però. Basterebbe inglobare la categoria delle badanti in altra categoria, che abbia una qualche pur lontana affinità, e che riscuota una maggiore simpatia.Ho pensato alle "escort": in fondo anche loro si occupano a tempo pieno, per quanto limitato in estensione, di persone che generalmente giovanissime non sono; e la loro immagine è generalmente legata all'allegria, non agli acciacchi dell'età.Chiaramente, visto che il datore di lavoro di una escort è una persona di solito perfettamente in grado di procurarsi i pasti e accudire la propria persona, l'attenzione dell'escort è rivolta alla gestione del tempo libero. D'altra parte anche la badante, preparati i pasti e aiutato il proprio datore di lavoro a darsi una sistemata, finirà pure per fare due chiacchiere con lui, magari una partita a carte, una canzone o il racconto di com'è la vita in Ucraina. Le affinità, a ben vedere, ci sono.Per non parlare poi dei vantaggi derivanti dall'inglobamento delle due categorie. Pensate solo alle guide internet per escort, anzi, cercate su google prima "escort" e poi "badante". Vista la differenza? Tutto un altro informare per le escort: zona in cui opera, curriculum, giudizi quantizzati a stelle, foto. Si seguisse il mio suggerimento, avremmo le stesse guide anche per trovare una badante. Un cambio mica da poco.Buon lunedì.[Nell'immagine: vignetta da diversamenteoccupati.it. Sullo stesso sito una vignetta in tema "badanti", ma l'ho trovata troppo cruda.]
Badanti, e se le chiamassimo escort?
Il problema è esploso appena dopo l'approvazione del decreto sicurezza: gran parte delle colf e badanti straniere attive in Italia si troverebbero nella condizione di irregolarità, quindi da espellere dal paese.Il problema ha due facce: se da un lato sarebbero 500.000 le straniere e gli stranieri in condizioni irregolari, dall'altro sarebbero toccati dal problema altrettanti datori di lavoro, per lo più anziani o comunque bisognosi di assistenza. E quindi la portata della questione non è trascurabile.Per sanare la situazione, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla famiglia, l'onorevole Carlo Giovanardi propone una modifica alla legge: se il datore di lavoro regolarizza la posizione lavorativa della propria badante, allora a quest'ultima viene concesso il permesso di soggiorno.Si oppone la Lega, dura e pura: «È ora di finirla con l'idea che questo sia il Paese del "fatta la legge, trovato l'inganno". [...] Sanatorie non se ne possono fare». E anche il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi è contrario all'iniziativa dell'onorevole Giovanardi.Il problema è che le badanti sono un esercito che ormai ci è necessario, ma che non riesce a toccare le corde del legislatore. Una via d'uscita ci potrebbe essere, però. Basterebbe inglobare la categoria delle badanti in altra categoria, che abbia una qualche pur lontana affinità, e che riscuota una maggiore simpatia.Ho pensato alle "escort": in fondo anche loro si occupano a tempo pieno, per quanto limitato in estensione, di persone che generalmente giovanissime non sono; e la loro immagine è generalmente legata all'allegria, non agli acciacchi dell'età.Chiaramente, visto che il datore di lavoro di una escort è una persona di solito perfettamente in grado di procurarsi i pasti e accudire la propria persona, l'attenzione dell'escort è rivolta alla gestione del tempo libero. D'altra parte anche la badante, preparati i pasti e aiutato il proprio datore di lavoro a darsi una sistemata, finirà pure per fare due chiacchiere con lui, magari una partita a carte, una canzone o il racconto di com'è la vita in Ucraina. Le affinità, a ben vedere, ci sono.Per non parlare poi dei vantaggi derivanti dall'inglobamento delle due categorie. Pensate solo alle guide internet per escort, anzi, cercate su google prima "escort" e poi "badante". Vista la differenza? Tutto un altro informare per le escort: zona in cui opera, curriculum, giudizi quantizzati a stelle, foto. Si seguisse il mio suggerimento, avremmo le stesse guide anche per trovare una badante. Un cambio mica da poco.Buon lunedì.[Nell'immagine: vignetta da diversamenteoccupati.it. Sullo stesso sito una vignetta in tema "badanti", ma l'ho trovata troppo cruda.]