elaborando

Alla velocità della luce (divina)


Non è che andare a 180 chilometri all'ora in autostrada, invece che ai canonici 130, faccia arrivare poi tanto in anticipo. Basta fare due conti per rendersene conto.Immaginate di avere gran premura di andare da Torino ad Aosta. Sono 100 chilometri, casello-casello, che però sarà impossibile percorrere a velocità costante: una curva da affrontare con prudenza, un veicolo che sorpassa lentamente, una galleria. Insomma, se il tachimetro segna 180 nei momenti migliori, probabile che la velocità media, misurata su tutto il tratto, non superi i 130-140, contro i 100 che avremmo ottenuto viaggiando al limite dei 130.Quindi da Torino ad Aosta fanno 43 minuti invece di un'ora, con un risparmio di 17 minuti.Sono abbastanza da giustificare l'infrazione, con il conseguente rischio della multa e del ritiro della patente? Per qualcuno si, dipende dalla premura che si ha. E la suora che ieri è stata bloccata dalla Stradale sulla Torino-Aosta, mentre sfrecciava a 180 chilometri all'ora, aveva proprio premura: correva a verificare di persona la salute del Papa, reduce da una frattura al polso destro.Uhm. Non è che l'incidente del Papa fosse avvenuto da poche ore, risaliva a venerdì mattina. E poi le rassicurazioni sulla salute del Papa erano state ampiamente diffuse dai mezzi di comunicazione. Dico la mia, personalissima: l'ansia per la salute del Capo non spiega proprio tutto, ci sta che ha giocato anche la voglia di correre.D'altronde è umano, è capitato anche a me, proprio su quell'autostrada: il primo giorno di vacanza di alcuni anni fa, correvo senza freni inibitori (quelli alle ruote funzionavano, tranquilli) alla spericolata velocità di 141 chilometri all'ora, il che mi fruttò 70.000 lire di multa, che non contestai. Mi limitai ad un intenso, benché silente, turpiloquio.Leggo invece che la suora contesterà. I suoi avvocati chiederanno l'annullamento della multa e la restituzione della patente; stanno giusto preparando le argomentazioni.Non vedo l'ora di leggerle, potrebbero tornare utili, mutatis mutandis.Buona domenica.[Nell'immagine: manifesto della Campagna per la Sicurezza stradale e la promozione del Trasporto Pubblico locale, promossa dalla Regione Piemonte.]