elaborando

L'ambigramma del taggone


Il titolo esige una spiegazione.Comincio dal "taggone". Trattasi di grosso "tag", ed è una creatura spuntata qualche giorno fa in una riunione: «Quindi qui, invece del tag, ci va messo un taggone!» Termine adottato subito dal gruppo di lavoro, autodefinitosi all'unanimità, alla prima pausa caffé, «Quelli del tag1», ovvero «tagg-one». Un po' come i preservativi in dotazione alle truppe americane che liberarono l'Italia: «The Gold 1», per loro era "Quello d'oro", da noi divenne neologismo, «Goldone». L'accostamento tra «Taggone» e «Goldone» ha, naturalmente, solo scopo esemplificativo.Pensato uno slogan («the tag1»), bisognava creare un logo, e qui intervengono gli ambigrammi.Un ambigramma è una parola, o una frase, scritte in modo da poter essere lette anche ruotando il foglio di 180°. Avremo un omogramma, se si rilegge la stessa parola o la stessa frase, un eterogrammma se parola o frase cambiano. Classico esempio numerico di omogramma: "69", si legge ancora "69" anche ruotandolo, come ben sa chiunque indulga nelle tombole natalizie. Per una migliore comprensione, rimando a una ricerca tra le immagini di google, mille volte meglio di una spiegazione di dettaglio.Perché pensare a un ambigramma?La sequenza "the tag1" ha una notevole simmetria intorno al centro: la "t" iniziale può essere disegnata in modo da trasformarsi per rotazione nell' "1" finale. Così la "h" può diventare una "g", la "a" e la "e" sono praticamente gemelle. Rimane la "t" centrale, che deve rimanere "t" anche dopo la rotazione.
Cominciamo da "t" e "1": qui basta porre il trattino della "t" ben in alto, in modo da fungere anche da piede per l' "1", e accennare appena il tratto di apertura dell' "1".
Per "h" e "g" si può partire da una "g", a cui si apre alla sommità il tondo e si limita la gamba a un tratto curvo. Il taglio alla sommità conviene sia asimmetrico, in modo da non richiamare una "y", e abbastanza ampio da non confondere, quando si ruoti la figura, la "h" con una "b".
Per la coppia "a" ed "e", è sufficiente arrotondare la lineetta orizzontale di chiusura della "e", e anche questa è a posto.Un po' più difficile trasformare la "t" centrale in sé stessa: se la si disegna simmetrica, finisce per non somigliare per niente a una "t".
 Conviene allora pensare a una "t" minuscola, da trasformare in maiuscola per rotazione: non c'è più simmetria, si può giocare sullo svolazzo inferiore della minuscola, che diventa tratto superiore della maiuscola.Fatto! L'immagine del post riporta il logo completo, nelle due viste: prima e dopo la rotazione di 180°. Adesso abbiamo anche il logo, sempre che il gruppo approvi, eh.Buona domenica.