elaborando

In giro con AIDA


Come resistere ai suoi occhioni azzurri? Senza dimenticare che AIDA, sistemata sul cruscotto dell'auto, ne sa una più del diavolo. Come una compagna di viaggio in carne e ossa, impara presto dove abitiamo, come arrivare al nostro posto di lavoro, dov'è la pompa di benzina abituale.Ma, in più dell'equivalente umano, ci aiuta a spostarci per la città nel modo più veloce ed efficiente per i consumi, non perde mai la pazienza, parla solo quando serve, non mette il broncio perché abbiamo dimenticato il suo compleanno, non si vendicherà di qualcosa con sottili ritorsioni.  E le piaceremo, senza fallo, al primo sguardo, appena aperta la confezione.Non basta. Passo dal supermercato tutti i mercoledì, dopo il lavoro? Bene, AIDA se ne ricorderà e mi proporrà il tragitto migliore. Il lunedì c'è il mercato in via Tal dei Tali? Meglio girarci intorno, naturalmente, e AIDA lo sa.Per fare tutto questo AIDA è connessa ai sensori della nostra auto, sia interni che esterni, e "ragiona" sui dati memorizzati: tragitti, orari, condizioni del traffico e della nostra auto. Rispetto a un navigatore tradizionale, non ha una marcia in più, viene da un'altro mondo.Frutto di un progetto sviluppato in collaborazione tra: il Personal Robots Group del MIT Media Lab, il SENSEable City Lab del MIT e il Volkswagen Group of America's Electronics Research Lab, l'acronimo AIDA sta per: Affective Intelligent Driving Agent. Intelligenza e partecipazione emotiva, insomma.Speriamo divento presto un prodotto. Proprio belli, quegli occhioni blu.Buon venerdì.[Nell'immagine: fotogramma del video postato su Youtube.Notizia letta su Newslite.tv]