elaborando

L'Inglese della Regina


La Lake Superior State University, dalla sua magnifica posizione in mezzo ai laghi del Michigan, pubblica la 35ma edizione della lista annuale delle parole da bandire dall'Inglese della Regina (List of Words Banished from the Queen's English).Parole bandite perché: usate male, usate troppo, oppure inutili.In cima alla lista trionfa shovel-ready.Pare si dica dei progetti pronti per passare alla fase esecutiva; quelli, cioè, in cui c'è solo da prendere in mano la pala (shovel). Il termine è un pelo ambiguo, perché la pala si prenda anche per scavare la fossa in cui calare il defunto. Sarà che diversi capo-progetto, arrivati alla citazione dello shovel-ready si toccavano, sta di fatto che da oggi il termine è bandito. Almeno per chi si attiene all'Inglese della Regina.La lista comprende anche: transparency (trasparenza: chi la invoca, in genere non ne è portatore), friending e tweet (e fanculo alle social net), toxic assets (la crisi con i suoi titoli tossici sarà davvero alle spalle?), bromance, che Wikipedia descrive come il legame tra maschietti, forte come la fratellanza (bro- da brother), e senza implicazioni sessuali. Sempre Wikipedia cita come esempi gli attori Ben Affleck and Matt Damon, e, in politica, Bill Clinton e Al Gore.Poi teachable moment (un momento che insegna qualcosa, immagino), e sexting: inviare testi e immagini sessualmente esplicite via cellulare (texting è il nostro "messaggiare").La nostra lingua è forse meno pronta ai neologismi d'assalto, preferiamo importarli.In cima agli orrori nostrani metterei, per l'ennesimo anno di seguito, l'inossidabile attimino. Le sinergie ormai sono andate, abbiamo visto meteore come esondazione (ma è successo tanti anni fa, in questi giorni alla Toscana, afflitta dalle piogge e dalle piene, l'hanno risparmiato) e introiettare. Questo mi divertiva, lo riconosco senza vergogna.Non me ne sovvengono altri.Buona domenica.