elaborando

Isolate pure me, però in campagna!


Cinque giornalisti di lingua francese trascorreranno cinque giorni rinchiusi in una casa di campagna nel sud-ovest della Francia, senza nessun contatto con il mondo esterno, se non il loro account di Twitter e quello di Facebook. Da lì, attraverso gli "status" dei loro amici, dovranno decifrare quanto accade nel mondo.A raccontare l'esperienza ci penserà il loro blog e una diretta radiofonica alla fine dell'avventura.L'obiettivo, leggo dal Giornalaio, è quello di capire "se l'informazione ottenuta è pertinente e se si ottengono le stesse informazioni che si sarebbero ricevute attraverso i media tradizionali."Mi piacerebbe partecipare a un'iniziativa del genere, adoro il sud-ovest della Francia, così come ogni posto che possa avere l'odore della vacanza dal lavoro. Ma, non vorrei deludere chi ha lanciato questa inizativa, da noi ci sarebbe materiale abbondante di studio, senza richiudere nessuno.Esempio: c'è chi gli accadimenti del mondo li vede attraverso lo "status" del TG1, o del TG4, e chi solo dal TG3 e programmi "canaglia". E anche per quanto riguarda Facebook, basterebbe dare un'occhiata in tanti uffici di casa nostra: anche lì c'è chi si abbevera su Facebook e basta. Una bell'analisi comparata, oltre quella che facciamo periodicamente con le Elezioni, potrebbe risultare interessante.Per Twitter la cosa è diversa, da noi è ancora poco diffuso. Il Giornalaio rimanda a una indagine sull'uso di Twitter, che ci vede sedicesimi nel mondo, con solo lo 0,65% degli utenti che si esprimono in 140 caratteri.Colpa dell'italiano che non è sintetico? Non credo, i brasiliani non mi pare abbiano una lingua concisa come l'inglese, eppure rappresentano l'8,79% degli utenti. Probabile che da noi impèri la ciacola, molto più semplice su Facebook.Buon venerdì.[Tutti i post su web e tecnologia.][Nell'immagine: i numeri sull'uso di Twitter, da Sysomos.com.]