elaborando

Il pasticcio delle liste


Non è ancora chiaro quale sarà la soluzione del pasticcio creatosi a Milano e Roma relativamente alle liste non ammesse alla prossima competizione elettorale per i consigli regionali.Una opinione me la sono fatta, dopo una piccola analisi personale. Vale quel che vale.Siamo di fronte a un "attentato alla democrazia", da parte di qualcuno,  opposizione o giudici?Non mi pare. Sono stati commessi errori da parte di alcuni che hanno presentato, o dovevano presentare la propria lista; l'azione delle opposizioni è limitata alla vigilanza sulle regole. Con spirito di parte, ma questo è naturale e accettabile.È democratico votare, senza le liste della maggioranza?No. Il risultato sarebbe falsato. Anche se il candidato alla Presidenza della Regione venisse ammesso, il sostegno a quel candidato verrebbe meno, o quanto meno si indebolirebbe, in mancanza della lista principale collegata.Tocca ai giudici riammettere le liste?No, se si conferma che le regole, note e accettate, sono state violate. Un'eccezione basata sul peso della lista sarebbe assolutamente antidemocratico.Meglio rimandare le elezioni e cambiare le regole?No. Sarebbe ingiusto verso chi quelle regole le ha rispettate. Cosa accadrebbe se le nuove regole dovessero portare all'esclusione di una lista, che oggi è invece regolarmente pronta per le votazioni?E allora cosa rimane?Rimane l'azione politica: con un decreto di legge si riaprano i termini, mantenendo queste regole, e se necessario, si posticipi la data delle votazioni; poi si semplifichino le regole, per la prossima volta. Infine, chi ha sbagliato spieghi, senza tuonare su complotti, giudici cattivi e anti-democrazia: "Ho sbagliato, chiedo scusa".Buon sabato venerdì.[Nel video: l'irriverente dedica al "pasticcio" imperversa su youtube e sui media.][Tutti i post su politica.]