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Dopo la patata Ogm, la zanzara geneticamente modificata


Sono per la patata come Natura l'ha concepita. La battuta viene facile, ma come sintesi della mia posizione è perfetta, le manipolazioni su larga scala dei processi naturali mi preoccupano.Agli inizi di questo mese, la Comunità Europea ha autorizzato la produzione dell'Amflora, una patata geneticamente modificata per contenere molto più amido e quindi più utile nella produzione della carta e come mangime animale.Tra i favorevoli alla decisione c'è la Chiesa cattolica (l'Amflora aiuterà a combattere la fame nel mondo), gli oppositori hanno ragioni riconducibili a tre filoni:c'è chi è assolutamente contro la modifica genetica degli organismi, punto e bastachi vuol proteggere il Made in Italy, caratterizzato (almeno speriamo) dalla produzione tutta naturalechi è preoccupato perché l'Amflora contiene un gene che sviluppa nell'uomo una resistenza alla kanamicina e alla neomicina, antibiotici contenuti, tra l'altro, in diversi medicinali salva vitaLa prima motivazione è ideologica e riscuote consensi emotivi, più che razionali. In Europa è minoritaria e da noi potrebbe aggregare consenso solo in un referendum (il ministro Zaia ci starebbe pensando).La seconda è una motivazione tutta di casa nostra, della quale il resto dell'Europa poco si cale.Circa la terza, lo studio commissionato all'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) rassicura: improbabile il passaggio di geni da una pianta a un batterio.Va bene l'improbabilità, ma se poi succede?Ogni invenzione rivoluzionaria si è trovata di fronte gente che la pensava così, immagino l'Homo Erectus, preoccupato dall'idea di portarsi il fuoco vicino alla caverna di famiglia: e se poi perdo il controllo?Tuttavia ritengo motivata la perplessità. Esempio: chi impedirà a un affamato di cuocersi un'Amflora, saltando un passaggio nella potenziale, benché improbabile, trasmissione del gene?E qui sta il cuore del reale conflitto: da un lato l'egoismo di chi ha un livello di vita da salvaguardare, dall'altro i bisogni naturali di chi ha poco da proteggere. Lo stesso conflitto accompagna la notizia della zanzara ogm del prof. Shigeto Yoshida, dell'università di medicina Jichi in Giappone. La zanzara responsabile della trasmissione della malaria è stata modificata geneticamente, in modo da iniettare non gli agenti della malattia ma quelli del relativo vaccino. Ogni puntura un piccolo stimolo all'immunizzazione, insomma.Per adesso rimane uno studio, difficile controllare la diffusione e il dosaggio del vaccino. Come chiudere gli occhi, però, di fronte al dramma di un paio di milioni di morti all'anno per malaria, per lo più bimbi africani?Buon sabato.[Nel video: una voce a favore degli ogm.][Tutti i post su salute.]