elaborando

Sesso complicato


Un mio amico, collega di tanti anni fa, una volta osservò che l'essere ermafrodita comportava interessanti vantaggi.Un esempio: l'ermafrodita, metti un Caenorhabditis elegans, non sarà obbligato a dannarsi ogni sera a girare per locali a cercare l'anima gemella (esisteranno locali notturni per Caenorhabditis, immagino), ma se ne starà in veste da camera a leggere un buon libro, sorseggiando un brandy. Al momento della riproduzione, niente agitazioni di cuore, dichiarazioni d'amore, passioni e delusioni: semplicemente poserà il libro e sbrigherà (da solo) la faccenda.Anche gli ulivi sono, in gran parte, ermafroditi. C'è, però, anche un numero di ulivi di sesso maschile. Si pensava pochi, come avviene tra i Caenorhabditis: pochi, giusto per assicurare un po' di variazione genetica. Invece, leggo su Galileonet.it, gli ulivi maschi sono molti di più di quanto ci si aspettasse.La scoperta è della squadra del prof. Pierre Saimitou-Laprade, dell'Università francese di Lille.È venuto fuori che gli ulivi ermafroditi appartengono a uno di due gruppi genetici, G1 e G2. La variazione genetica è assicurata dall'impossibilità di uno dei due gruppi di fare da sé o con un compagno dello stesso gruppo, ma di doversi rivolgere a uno dell'altro gruppo. Ma questo fa anche si che i maschi, non avendo restrizioni genetiche, possono fecondare un G1 o un G2, indifferentemente, e quindi hanno probabilità doppia di successo. Da qui la loro diffusione.Un mondo sessualmente complicato, quello degli ulivi: se oltre al sesso c'è anche amore, sarà un casino, per usare un gergo tecnico. Una vita molto diversa da quella prospettata del mio amico.La prossima volta che mi troverò a corricchiare tra gli ulivi, a mare, li guarderò con occhio diverso: saranno G1, G2 o maschi?[nell'immagine: un Caenorhabditis, da Wikipedia.][Tutti i post su sesso.]Buon mercoledì.