elaborando

Il ricordo di noi


Tempo tre, al massimo quattro generazioni, e l'esistenza di molti di noi non avrà lasciato traccia.Non è così per le persone la cui vita è spesa in un ruolo pubblico, di qualunque natura sia.Ne rimarrà traccia in qualche libro, che tratti di storia, di arte o di spettacolo. E ne rimarrà traccia anche sulla sepoltura.Ieri mattina, nel prato d'onore del cimitero delle Porte Sante della Basilica di San Miniato al Monte, mi ha colpito la tomba di Giovanni Spadolini: semplice, cinque lastre di marmo rettangolari, sfalsate a mo' di fogli di carta su un tavolo; sul primo, sotto la firma dello statista, l'epitaffio: "Un italiano". In basso a destra una piccola effigie di Spadolini, il resto, bianco.L'epitaffio è lo stesso della tomba di Giuseppe Mazzini, riporta Wikipedia.Guardando quel "Un italiano", mi è venuto da chiedermi cosa sceglieranno, quando sarà giunto il momento, i nostri attuali leader politici.Vediamo: in genere si rifugge dall'attualità, l'epitaffio, comunicazione del defunto al visitore, deve sintetizzare l'aspetto rilevante di un vita.Suggerirei allora l'esempio da Spadolini, solo con una scelta grafica ancora più radicale, a sintesi estrema: lascerei il foglio bianco.Buon martedì.[Nell'immagine: Fiesole, sotto la pioggia.][Tutti i post su politica.]