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Arte e lettere dell'alfabeto

Post n°180 pubblicato il 20 Luglio 2006 da tanksgodisfriday
 

Avete idea di chi siano le opere più viste al mondo?
No, non è un pittore del Rinascimento, né un pittore contemporaneo, e le sue opere non sono al Louvre, né al Metropolitan Museum di New York, non si tratta né di Van Gogh né di Botticelli. L'uomo in questione è un contemporaneo, pure decisamente giovane, 28 anni, americano, si chiama Dennis Hwang e lavora essenzialmente con sei lettere: due "G", due "O", una "L" e una "E". Intorno a queste sei lettere costruisce temi per celebrare particolari ricorrenze o eventi, e la cosa desta ogni volta interesse immediato e tangibile in giro per il mondo.
Non ci siete ancora arrivati? Semplice, Dennis Hwang è il webmaster di Google, il creatore dei giochi grafici disegnati intorno al logo del motore di ricerca, a cui la CNN ha dedicato un articolo.

Non so se mettere questa notizia in relazione con l'altra che ho trovato su un giornale di provincia di Greencastle, nell' Indiana: un ladro ha rubato, notte tempo, un gran numero di "R" dalle insegne della città. Colpiti: RistoRanti, l' aRmeRia della guaRdia nazionale, RipaRazioni auto. Al mattino il paese si è svegliato senza la erre, e non per un improvvisa epidemia di rotacismo (pare che si chiami così la difficoltà a pronunciare la erre), che pure sarebbe stata una cosa sexy, il fatto è che erano proprio sparite le erre.
Sarà il webmaster di un rivale di Google che fa incetta di erre per farsi venire idee creative? Staremo a vedere.

Arriva venerdì, arriva, tranquilli.

ps.: su suggerimento di SandaliAlSole ho cercato i loghi speciali di google: eccoli!

 
Rispondi al commento:
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 20/07/06 alle 21:51 via WEB
Parlando di cose strane, in città da me da qualche settimana c'è qualcuno che scrive sui muri 1984 (sì proprio l'anno e basta). Ha riempito la città di scritte, si è mobilitata la digos, professori universitari di comunicazioni, i vigili urbani, senza scoprire l'autore delle centinaia di scritte. Ora tocca agli imbianchini comunali passare una mano di bianco per coprire le scritte. Ma in città la curiosità di sapere che significhi questo 1984 resta.
 
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