Tela di Canapa

Telefonata


Erano passate alcune settimane ma non riuscivo ancora a scrollarmi di dosso l'immagine opulenta e volgare della Sig.ra Marta. Sin dal nostro primo "incontro" fui assalito da un senso di sazietà che poi, col tempo, si trasformo in nausea. Per mia fortuna, nemmeno lei si fece più viva. A mia madre che chiedeva notizie più precise sul motivo della sua assenza non seppi rispondere in modo convincente. La mia incertezza acuì i sospetti che già circolavano da un pò di tempo nella sua testa. Bastò infatti che mi allontanassi un attimo per sentirla armeggiare col telefono. Si riaffacciò la mia innata curiosità, per cui invece di rientrare in camera mia, scesi al piano di sotto e mi diressi verso l'altro apparecchio, lentamente, senza far rumore, alzai la cornetta e appoggiai il mio orecchio al ricevitore... Sig.ra Marta: Pronto? Mia Madre: Sono io... Sig.ra Marta: Ah ... Mia Madre: Chi non muore si rivede! Sig.ra Marta: ehh.. devi scusarmi ma in questo periodo sono molto indaffarata, per cui non sono potuta venire. Mia Madre: Marta ci conosciamo da parecchio tempo e penso di conoscerti abbastanza, per cui smettila di raccontare frottole! Sig.ra Marta: E' la verità devi credermi, sono subentrati degli imprevisti e forse dovrò star via per qualche tempo... Mia madre: Imprevisti? Marta non dirmi che hai trovato un grosso pollo da spennare? :-) Sig.ra Marta: Ma che pollo e pollo! Sono indaffarata per alcune noie legali...Mia Madre: Tanto indaffarata da non poter nemmeno fare la tua solita scappatina? Sig.ra Marta: E' così, devi credermi, adesso perdonami ma devo rispondere al cellulare. Stammi bene, riguardati. Mia Madre: Aspetta! Mi spieghi cosa.... ma va al diavolo! Marta, ad ogni buon conto, non fece parola alcuna del nostro ultimo rendez vouz. E soprattutto di come si era vergognosamente concluso. Dopo tutto meglio così.