Tela di Canapa

Bilanci


Avevo ormai superato la soglia degli "anta". Era tempo di bilanci. Avevo condotto, sino a quel momento, una vita vincolata dalle circostanze, pochi svaghi, molti doveri. Mi ero sacrificato sin troppo a lungo per la mia famiglia, trascurando, per tal via, molte mie segrete aspirazioni. La rigida educazione impartitami sin dall'infanzia m'aveva "incatenato " a mia madre, senza che potessi farmi una famiglia veramente Mia. Mio padre, d'altro canto, con la sua figura imponente e autoritaria, mi aveva instillato una sorta di senso di inadeguatezza e, in molti casi, un vero e proprio stato d'inferioritą. Ero l'esatto contrario suo: lui un uomo sicuro di sč, esuberante, affascinante, donnaiolo; io timido, imbranato con le donne e piuttosto incline alle incursioni introspettive. La mia unica pecca era l'eccessiva curiositą. Una pecca che emergeva spudorata dal mio lato "femminile". Ero pił propenso a rimanere alla finestra a guardare, anzichč scendere in piazza e prendere parte attiva allo spettacolo. Una vita vissuta pił da spettatore che da protagonista. Dovevo - per tale motivo - dare una svolta alla mia vita, prima che fosse troppo tardi.