Cammino...

IL CORAGGIO DELLA VERITA'


Aveva ragione Oriana Fallaci...E hanno ragione i cosiddetti 'atei devoti' quando dicono che l'Occidente di fronte all'Islam e al laicismo è in preda a una paura paralizzante, irragionevole e suicida.Paura di difendere la Verità..."Prenderò io l'Anello, ma non conosco la strada". Con queste parole semplici ma non ingenue, Frodo assume la sua missione salvifica davanti ai rappresentanti di tuttele razze del mondo non ancora libero dal dominio del malvagio Sauron. Siamo nel primo libro della trilogia di John Ronald Reuel Tolkien, Il Signore degli Anelli; nella Casa di Elrond a Gran Burrone, Frodo sente in cuor suo una chiamata forte ad assumere su di sé questo difficile compito. Sa' bene che nulla può fare solo con le proprie forze, è assalito dalla pesantezza e dalla tristezza per aver lasciato la sua terra; ma il timore del male futuro, che ricadrebbe su tutti gli abitanti del mondo, lo determina a reagire al male, a tenere sotto controllo il timore e ad affrontare il pericolo.In altre parole Frodo è coraggioso, non cade nella trappola della viltà, e sceglie, per amore all'umanità, la strada più difficile ma anche quella più giusta.Magari noi cattolici avessimo la stessa forza e lo stesso desiderio. Il coraggio di testimoniare al mondo che esiste un'unica Verità: Cristo morto e risorto.E invece ciò che si presenta ogni giorno sotto i nostri occhi è una mentalità servile, una fiacchezza morale che contamina tutto e tutti, pastori e fedeli, cittadini e governanti.Emblematico è il caso del cardinale Tettamanzi che scrive discorsi alla Città in cui Cristo non viene mai nominato. Oppure dei cattolici del centrosinistra che, alleandosi con comunisti e radicali, diventano complici dell'assalto al cattolicesimo. A Londra non si celebra più il Natale per 'rispetto' delle minoranze religiose. In Olanda Cristo non si può più scrivere con la 'C' maiuscola ma, dall'agosto 2006, si deve scrivere con la 'c' minuscola. L'hostess della British Airways deve nascondere il crocifisso che porta al collo per non essere licenziata...Non c'è dialogo con l'Islam e la cultura laicista senza la consapevolezza delle proprie radici e il coraggio di difendere il proprio patrimonio religioso e culturale. Perchè in questo modo non ci si chiude nelle proprie ragioni ma si serve l'intera umanità, custodendo valori ed ideali che sono propri di ogni uomo.Ci toglieranno i simboli religiosi dai locali pubblici, come hanno già fatto col presepe nei supermercati. Costruiranno una moschea di 500 metri quadri, totalmente inutile, solo per il gusto di andare contro la Cristianità nella terra di Dante, di Giotto e di Santa Caterina. Ci sarà spazio per la poligamia, i matrimoni omosessuali e per l'adozione alle coppie gay. Presto sarà introdotta nel nostro ordinamento anche l'eutanasia e sarà tolta ogni tipo di regolamentazione alla fecondazione assistita......E finalmente saremo più liberi e felici... ...O forse sempre di più schiavi di noi stessi, dei nostri bisogni, delle nostre ideologie. Della nostra volontà.