arte

PRELUDIO


Dimmi donna dove nascondi il tuo mistero donna acqua pesante volume trasparente più segretaquanto più ti spogli quale è la forza del tuo splendore inermela tua abbagliante armatura di bellezzadimmi non posso più con tante armidonna seduta sdraiata abbandonatainsegnami il riposo il sonno e l'oblioinsegnami la lentezza del tempodonna tu che convivi con la tua carne ignominiosa come accanto ad un animale buono e calmo donna nuda di fronte all'uomo armato togli dalla mia testa questo casco d'ira calmami guariscimi stendimi sulla fresca terra toglimi questi vestiti di febbre che mi asfissiano sommergimi indeboliscimi avvelena il mio pigro sanguedonna roccia della tribù sbandata discingimi queste maglie e cinture di rigidezza e paura con cui mi atterrisco e ti atterrisco e ci separo donna oscura e umida pantano edenico voglio la tua larga fragrante robusta sapienza,voglio tornare alla terra e ai suoi succhi nutritivi che corrono sul tuo ventre e i tuoi seni e irrigano la tua carne voglio recuperare il peso e la completezzavoglio che tu m'inumidisca, m'ammolli, m'effemini per capire la femminilità, la morbidezza umida del mondovoglio appoggiata la fronte nel tuo grembo maternotradire il ferreo esercito degli uominidonna complice unica terribile sorella dammi la mano torniamo ad inventare il mondonoi due soli voglio non distaccare mai gli occhi da te donna statua fatta di frutta colomba cresciutalasciami sempre vedere la tua misteriosa presenzail tuo sguardo di ala e seta e lago nero il tuo corpo tenebroso e raggiante plasmato di slancio senza incertezze il tuo corpo infinitamente più tuoche per me quello mio e che dai di slanciosenza incertezze senza tenerti nienteil tuo corpo pieno e uno illuminatotutto di generosità donna mendicanteprodiga porto del pazzo Ulissenon permettere che io dimentichi mai la tua vocedi uccello memorioso la parola calamitata che nel tuo intimo pronunci sempre nudala parola sempre giusta di folgorante ignoranzala selvaggia purezza del tuo amore insensato delirante senza freno abbrutito inviziato il gemito nettissimo della tenerezza lo sguardo pensieroso della prostituzionela cruda chiara verità dell'amore che assorbe e divora e si alimenta l'invisibile zampata della divinazionel'accettazione la comprensione la sapienza senza strade la spugnosa maternità terreno di radici donna casa del doloroso vagabondodammi da mordere la frutta della vitala stabile frutta di luce del tuo corpo abitatolasciami reclinare la mia fronte funesta sul tuo grave grembo di paradiso boscosospogliami acquietami guariscimi di questa colpa acre di non essere sempre armato ma soltanto io stesso.Tomàs Segovia