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L'ANGOSCIA D'AUTORE


   L'angoscia… primo riflesso della possibilità, un batter d'occhio, che tuttavia possiede un terribile incantesimo. 
 Quando spande il suo coloredentro l’anima buia tra azzurro, onde, splendoricome una pennellata di vendettaa morire la luce del domani, e contro mele cose inanimate,avide del mio asilo e dei miei frutti,sento scavareun gesto di morte fissa, triste tempestaentro cui la speranza va, come un pipistrello,sbattendo la timida ala contro i muri... come nascondere l’ombra in me sospesache la distanza ha creato – fredda di vita - a te,che del nullaconosci più che i morti?                                                    
  Chiedo al tuo letto senza sogni,librato sotto il velo segreto dei rimorsi, a forza di aspettarti, cosa ti dirò? Quando sarai arrivata e ti avrò vista, piangendo che farò del vecchio dolore pallido, disfatto,quando non potrò dirti perché ho pianto? E, aspettandoti,ritrovata, come ti amerò? Canterò il tuo nome come la valle canta l’eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.Fà delle tue braccia due ali d'angelo. Nel segreto più segreto della felicità, abita l'angoscia.                                  
    Ricucita, in un patchwork d'artisti.