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L'IDEALISMO MISTERIOSO DELLA SCIENZA


« Siamo fatti anche noi della materia di cui sono fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita. »La tempesta, W. Shakespeare                                               
  Ma se...per qualcuno shakespearianamente (e per altri marzullianamente/o marzullescamente...), noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, di che cosa è fatta la struttura del mondo?Per qualcuno non esiste proprio, se non in virtù della nostra onnicomprensiva mente, come racconta la filosofia della non-dualità; per altri, invece, il mondo esiste eccome di per sè. Ed altezzosamente vegeta pure, in modo del tutto indipendente da noi.Ma accantonando per un attimo le opere teatrali, l'idealismo, il positivismo razionalista e, soprattutto, accantonando la volontà di scoprire la risposta, cosa ci resta? Resta il mistero.E scusate se è poco.Esistono forme di dialogo paradossali fondate su quesiti irrisolvibili per la mente ed ideate dalla mente stessa, chiamate Kōan.Davanti ad ogni ricerca di risposte e della verità, la mente umana si ostina a ricercare una porta, una soluzione che passi attraverso il problema e ci porti oltre, nel "territorio della scoperta".Ma, a ben vedere, questa porta non esiste. E quel che la mente ostinatamente cerca è una porta senza porta.
 Un giovane si presentò davanti al maestro e dichiarò “Vengo da te, perché cerco la liberazione”. ”Chi ti ha incatenato?”, gli domandò il maestro. “Nessuno” rispose il giovane.”Bene. Allora sei già libero”, sentenziò il maestro.In un suo saggio pubblicato nel 1929, Einstein scriveva che la cosa più bella che possiamo provare è il senso del mistero.La sorgente di tutta la vera arte e di tutta la scienza.L'essere umano che non ha mai provato questa emozione, e non sa più fermarsi a meditare o rimanere rapito in timorosa ammirazione, è come morto, perchè i suoi occhi sono chiusi.Sapere che l'impenetrabile realmente esiste, e che si manifesta come la più alta saggezza e la più radiosa bellezza che le nostre povere facoltà possano mai comprendere, è il centro della vera religiosità. La bellezza forse, un giorno, davvero salverà il mondo (dal mondo e per il mondo); ma il mistero lo solleva in un altro, già da tempo.