ElettriKaMente

Iniziamo dal principio


 
 Dal momento che il 6 gennaio è trascorso ed archiviato e, come sottolineano i pragmatici neuroni popolari, si può incontrovertibilmente affermare che l’Epifania ogni festa se l’è decisamente portata via, anche la favolistica serie Wonderland è stata riposta in soffitta.Dentro allo scatolone con le luci, i resti di fili argentati e oro degli addobbi e tutti i rami di pino artificiali o secchi, è stata ringraziata ma messa a riposo per un lungo sonno al calduccio.Spenta, quindi, ogni luce su Alice e su tutti gli involucri con angeli e slitte, richiudiamoci la porta alle spalle senza far troppo rumore ed iniziamo l’anno nuovo con un calendario virtuale puntato verso un altro avvento…quello nuovo e vecchissimo che si chiama Vita.E lo facciamo partendo da una nascita: la nostra. “Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene: cibi, persone, cose, situazioni e da tutto ciò che mi traeva verso il basso, allontanandomi da me stesso. All’inizio, tutto questo, lo chiamavo sano egoismo. Oggi, però, so che semplicemente altro non è se non l'amare se stessi."Charlie Chaplin Appelliamoci, adesso, al racconto di Francis Scott Fitzgerald - poi divenuto film - e parafrasando Benjamin Button, anche noi, per un secondo, sovvertiamo le lancette del nostro ipotetico orologio mentale e facciamo finta che esista il tempo, per tornare al momento in cui siamo nati.Non c’erano ruoli per cui essere apprezzati, allora, non c'erano impegni o responsabilità a caratterizzare il nostro valore, nè azioni e giudizi a misurare l’altezza della nostra vita.Eravamo nudi ed apparentemente insignificanti nella nostra totale inettitudine, incapaci di parlare, pressoché incapaci di vedere, quasi del tutto incapaci di muoverci.Chi o che cosa, allora, ci ha reso incommensurabilmente degni della nostra esistenza se non forse l’esistenza stessa?Partiamo da questo:da un punto in cui facciamo finta di non avere nulla.Niente.E di non essere nessuno. Avremo però, ed intanto, due cose innegabili:Abbiamo l’esistenza.E siamo vivi. Amiamoci a prescindere, già solo per questo.