ElettriKaMente

Sull'onda di un glifo d'anima


 
  Voglio restare sull'onda socratica (e un po' nietzschiana) del conosci te stesso. E andare anche un po' oltre.Ammesso che sia emerso chi siamo- espressi nella nudità di quel tatuaggio spirituale che potrebbe essere un nocciolo o un glifo d'anima -adesso, però, saltati al di là della ragnatela di sovrastrutture sociali che ci legavano ad un'identità un tantino mistificata e parecchio veicolata,vediamo, in questo nuovo al di qua, d'indagare anche qualcos'altro. Vale a dire che cosa cerchiamo, cosa vogliamo e chi...senza appellarci all'anagrafica, alla genealogia o alla professione.E pure evitando una collocazione geografica.  L'amica misteropagano, in un suo post, chiedeva: Quale segno vorremmo vedere, per decidere di aver incontrato un simile?
 Personalmente, non ho un'idea precisa di quali potrebbero essere;ma sono sicura di riconoscerli ogni volta che li incontro.Perchè so cosa m'interessa sapere di una persona. Ed è pressappoco tutto qui: Non m'interessa sapere che lavoro sei obbligato a fare per vivere...ma voglio sapere per cosa sospiri e se rischi tutto per trovare i sogni del tuo cuore. Non m'interessa conoscere la tua etàma sapere se ancora vuoi rischiare di sembrare folle per un amore, per i tuoi sogni, o per l’avventura di essere vivo. Non voglio conoscere quali pianeti minacciano la tua luna. ma m'interessa sapere se hai mai toccato il centro più vivo del tuo dolore; se sei rimasto ancora aperto e vulnerabile dopo tutti i tradimenti della vita, o se ti sei rinchiuso per la paura di un dolore futuro.E voglio sapere se sei capace di sederti accanto alla sofferenza-la mia e la tua- e se puoi ballare pazzamente, lasciandoti andare all’impeto che ti riempie fino alla punta delle dita, senza prevenirti della cautela d'essere realista o ricordarti di tutte le limitazioni degli esseri umani.E no, non voglio neppure sapere se la storia che mi stai raccontando è vera.Voglio, però, sapere se sei capace di scegliere anche di deludere le aspettative degli altri pur di continuare ad essere autentico davanti a te stessoe se puoi subire l’accusa di un tradimento; ma non di tradire la tua anima. Voglio sapere se sai essere fedele perchè conosci la fiducia. Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando non tutti i giorni sono belli e se sei capace di far sorgere la vita con la tua sola presenza. Voglio sapere se puoi convivere con il disordine del frastuono- tuo o mio - ma continuare a gridare all’argento di una luna piena. Non m'interessa affatto sapere dove abiti o di quanto denaro disponi. Ma m'interessa sapere se hai la forza di alzarti dopo una notte di dolore, sentendoti sconfitto e sfinito, e fare tutto il possibile per prenderti cura delle cose che ami. Non m’interessa  nemmeno sapere con che nome ti chiama il mondo, né come hai fatto per arrivare fin qui. Voglio sapere, invece, se sapresti restare in mezzo al fuoco-insieme a me-senza scappare. Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi, o dove. Ma voglio sapere cosa ti sostiene dentro quando tutto il resto di te non l’ha fatto. Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso, e se veramente ti piace la compagnia che hai nei momenti più vuoti.  
 Personalmente, non ho un'idea precisa di quali potrebbero essere i segni che vorrei vedere per poter dire che ho incontrato un mio simile...ma sono sicura di riconoscerli ogni volta che li incontro. Aspettami ogni sera davanti a quel portone,e se verrai stasera ti chiamerò per nome.Chissà che occhi avremo, chissà che occhi avrò,ma se mi chiami amore, ti riconoscerò.