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EPATER LES BOURGEOIS N°1


 Dopo aver aperto la festa di quasi primavera con la mia personale dichiarazionedi anti-empatia verso la psicologia,oggi,in primavera affermatada promesse di Resurrezioni,disinfestiamo il…sorriso.
 IL PUNTO E' SEMPLICE, ED ANCHE LA DOMANDA: QUELLI CHE DICONO/SCRIVONO/LANCIANO SUL WEB DICHIARAZIONI TIPO "L'ARTE DELLA VITA È IMPARARE A SORRIDERE PURE SE SI STA SOFFRENDO..." SONO SOLO MASOCHISTI O STANNO SCIENTIFICAMENTE CERCANDO DI DIVENTARE SCHIZOFRENICI?Lo so che è decisamente popolare raccomandare di sorridere a destra e a manca, ad ogni piè sospinto, come se il sorriso fosse l'improvvisa panacea per tutti i mali; ma più che una soluzione immediata o una strada sicura per velocizzare il cambiamento d'umore, con tutta l'onestà intellettuale possibile, a me pare soltanto la via più probabile per ottenere una facile dissociazione mentale e, a dirla tutta, per prendersi tristemente per i fondelli.
Chissà, però, se questi cantori del sorriso forzato, saprebbero anche spiegare come possa giovare,o, in alternativa, dirci anche solo che senso abbia rifuggire e rinnegare la tristezza e il dolore, ricacciandoli in gola a forza di smorfie sorridenti, quando anima e corpo invocano appena un poco di sana e legittima autenticità?A niente giova, rispondo io. E a nulla serve.A nulla serve, se non a procrastinare un incontro con il dolore e la tristezza mai affrontati ed ingenuamente troppo a lungo nascosti.Un dolore ed una tristezza del tutto naturali che,inevitabilmente,ancora torneranno,ma urlando con maggiore e più agguerrita forza per farsi finalmente ascoltare.