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FANTA-CREDINI E GENI


 In seguito alle ennesime manifestazioni, anche torinesi, dei "no vax" con i loro espliciti richiami ai campi di sterminio, ed in risposta ad alcuni messaggi ricevuti nei giorni scorsi a proposito dell'argomento,  ho deciso di chiarire in una sola volta, tramite post, la mia posizione.Io, naturalmente, cercherò di spiegarmi nel modo più asettico ed elementare possibile ma è altresì legittimo che, nonostante tutto, qualcuno possa non comprendere; in quel caso però non sarà più una mia responsabilità.Resta  comunque fermo che chiunque lo vorrà, qualora avesse già esaurito tutte le opzioni in suo possesso, potrà tranquillamente ancora chiedere l’aiuto da casa. Non discernere l'orrore dei campi di sterminio da una campagna vaccinale che salva vite umane è un folle ed indecente paradosso.Ed il perché sarebbe già immediatamente intuibile e facilmente comprensibile ma, all’occorrenza, è anche semplicemente spiegabile:Al di là di tutta l’inqualificabile questione, infatti, l’accostamento non ha un senso né da un punto di vista logico, né per il contesto,  né per la causa e, naturalmente, nemmeno per gli effetti.Gli errori (madornali) di fondo su cui si poggia sono essenzialmente 3: 1. La presunzione di correttezza nell’affermare che il vaccino possa essere nocivo per la salute, teoria basata su opinioni puramente personali e senza alcuna evidenza o validità medico-scientifica  (e già con questo decade tutto: seriamente di cosa parliamo? ammesso e non concesso, infatti, che il rischio paventato superasse realmente il beneficio del vaccino, prima andrebbero comunque avanzate le prove ed infine, solo in seguito, fatte seguire le rimostranze; ma i sogni profetici, le sedute spiritiche e le opinioni fantasiose, come tutti sappiamo, e persino coloro che “ci fanno”,  non sono affatto prove, non hanno validità scientifica e malauguratamente non fanno letteratura medica).2. L'evidente fraintendimento dei termini "libertà", "anarchia", "dittatura" e "discriminazione" che, purtroppo, ha permesso di accostare due questioni di abissale differenza per contesti, cause, moventi storici e, soprattutto sviluppi ed esiti, con associazioni fuori luogo. 3. La presunzione di essere vittime di una violazione di diritto e di una soppressione della libertà individuale senza accorgersi di essere, in egual misura, carnefici nel violare il diritto alla salute e alla libertà di tutti quelli che, legittimamente e motivatamente, non la pensano come loro. P.S. Sapete qual è la differenza che divide una mente brillante ed avanti anni luce che si accorge anticipatamente di teorie complottistiche e scopre prima degli altri tutto il marcio in Danimarca da una visionaria e alquanto fanta-credina (leggasi: fantasioso-credulona)?La prima parla dopo aver compreso, l’altra continua a portare avanti le sue idee senza preoccuparsi di verificare se siano basate o meno sui 3 punti di cui sopra. 
   N.B.Volevo solo aggiungere che il post è stato articolato intorno ad un particolare argomento e va circoscritto all’argomento trattato:vale a dire il paragone fuori luogo.“Fanta-credini” si è tutti, nel momento in cui dimostriamo di esserlo, con atteggiamenti che giustificano l’appellativo, indipendente da ciò che professiamo. Non si sentano, quindi, esentati i “credini” della scienza.Pensiamo solo al modo in cui è stata gestita l’informazione sui vaccini (prima un certo tipo era da considerarsi adatto ad una fascia anagrafica e specifico solo per alcune categorie di soggetti, poi, all’occorrenza, il discorso è stato modificato e non si sono solo adattati ma addirittura ribaltati i parametri di riferimento).Idem per i tamponi: i rapidi erano il diavolo, i molecolari l’acqua santa (con buona pace del fatto che i rapidi fossero anche gli stessi con cui si regolavano i viaggi in aeroporto, ad esempio) ma adesso, in ultimo, vengono del tutto equiparati.Le varianti, poi, sono oggettivamente e facilmente sovrapponibili alle influenze stagionali ed il sospetto che il tampone fai da te acquistato in farmacia, in quanto ad affabilità, sia paragonabile ad un gratta e vinci, di fatto resta.Questo per dire che nessuno deve sentirsi escluso, quando si tratta di evidente follia.