ElettriKaMente

Tenendo tra le dita il mio filo di Arianna


 
 Ho passato un periodo estivo borderline. Mi sono sentita spezzata tra un'identità che vedevo in terza persona, un'età che non riuscivo a riconoscere ed il tempo che sembrava non appartenere più né a me, né a chi mi stava accanto.Non ne sono ancora uscita e sto tuttora tenendo tra le dita il mio filo di Arianna senza capire cosa farmene... Ed allora lascio parlare qualcun altro.   "Due mondi, estranei – difficile dire se realmente opposti o se uno nascesse dall’altro.  Difficile dire quale sia nato dall’altro. Il mondo del sole era chiaro, visibile, cruento: nella sua luce accecante si faceva la guerra, luce tagliente come un coltello che tosa il giorno fino al tramonto (la biancheria sulla pietra della lavandaia, la lama per tagliare la canna da zucchero). Al sole apparteneva anche il sesso, una delle opere generose e incomprensibilmente distruttive del sole e fu durante la calura del riposo meridiano che accaddero le più strane stranezze: da lì nacquero bimbi sanguinanti, che urlavano, dagli occhi scuri, felici, al sapore del sangue. E l’altro mondo, l’altro essere umano?”  Nell'altro ci sono io.