ElettriKaMente

LE STELLE DANZANO SENZA CADERE

SIAMO A POCHE ORE DA SETTEMBRE.

TRA POCO PIU' DI UN GIORNO

AGOSTO E LE SUE STELLE CADENTI

DI 19 GIORNI FA

VERRANNO ARCHIVIATI.

INSIEME ALLE IMMAGINI

DELL'ESTATE COVID 2020.

MA SE L'ESTATE PASSA, LE STELLE RESTANO.

E CON ESSE LE LAMPADE E I DESIDERI.

Da sempre le stelle hanno avuto uno stretto rapporto con la necessità di esplorare e con il desiderio. Tutti coloro che avevano il compito di indagare, scrutare e valutare, immancabilmente si affidavano alle stelle e lo stesso verbo considerare - cum sidera - etimologicamente ci indica alla perfezione la connessione tra gli astri e la ricerca.

Ma questa condizione propria dello “stare con le stelle” implica anche la scoperta del rapporto che lega ogni cosa all'altra, facendoci scoprire interconnessi - proprio come infiniti ciondoli abbracciati ad una sola catenella - al punto tale da riuscire a predire il nostro futuro comprendendo il presente e frugando nel passato, o facendoci capire gli altri conoscendo semplicemente noi stessi.

Non a caso “interrogare le stelle” - per richiedere il loro aiuto ed ottenere la luce, orientamento, guida o chiarimento - è proprio il significato che era stato assegnato al verbo desiderare nella prima metà del XIII secolo.

Anche se, poi, a ben guardare, la ricerca di qualcosa non può mai prescindere dalla mancanza della stessa.

Non si cerca ciò che si ha già e non si pone una domanda se già se ne conosce la risposta. Ed è per questo che il verbo desiderare significa tanto chiedere alle stelle, quanto avvertire la loro mancanza.

Il problema, però, è che non sempre sappiamo che cosa stiamo cercando quando esprimiamo un desiderio. La definizione completa del verbo desiderare, difatti, è proprio quella del “ritrovarsi al di sotto delle stelle, stando in attesa di qualcosa” perché quel de-sideribus significa accorgersi che c’è qualcosa di più di ciò che, almeno per ora, le stelle ci stanno mostrando e concedendo.

Desiderare, quindi, non sarà mai la bruciante sensazione che dilaga nello stomaco e che nuota verso il cuore nel momento in cui percepiamo la lontananza dalle stelle; al contrario sarà sempre un’attesa felice.

Ed è pur sempre una magia.

La magia dell’eccitazione, suggerita dalla precisa consapevolezza di aver scoperto che c’è qualcosa di più di ciò che vedevamo, conferita dalla fiducia che qualcosa che ancora non conosciamo stia proprio là, ben oltre tutte quelle stelle che ci illuminano gli occhi di belle speranze. E che per averlo, quel "qualcosa", saremo (e siamo) disposti anche a riporre le nostre incertezze, smettendo d’interrogare il futuro, perché, molto più semplicemente, ora sappiamo che anzichè prevederlo, saremo in grado di cambiarlo, qualunque esso sia.

Ed ecco il vero significato del desiderio: avere un sufficiente coraggio ed un’adeguata forza per andare oltre, liberandosi da ogni limite, fosse anche un limite dettato da un luminosissimo circolo di stelle.

Ed è anche il significato che mi piace di più.

Perché tra le stelle che cadono e quelle che ridono, io preferisco sempre e ancora quelle danzanti.

P.S.

E a proposito di desideri, stelle e lampade,

qui sotto riporto alcune frasi del post di misteropagano

in modo che tutti possano leggerlo anche in questo spazio elettrico.

Perché, sebbene in seguito alla sua scelta di disattivare l’opzione commenti

non sia più possibile omaggiarlo direttamente,

il suo blog comunque lo meriterebbe.

Ed il suo post parla di una lampada.

La sua.

Una lampada che legge nel pensiero e che non è la luce degli angeli,

ma le somiglia...

"Che si accende al calar del sole, puntuale illumina quando sto per accenderla. Conferma il tempo e le intuizioni. Si allea con la mia visione. Esalta le mie ombre, dà calore al mio pensiero. Sostiene la mia ricerca di verità. Semplicemente rende tutto chiaro. Protegge la mia unicità, ascolta i miei sogni, prende appunti con me, discerne e indica la soluzione ai grattacapi più impensabili. Aiuta a resettare la malvagità. A comprendere la propria forza..."

E qui, in un tempo di desideri che non cadono,

quella lampada è davvero perfetta

per illuminare un po' anche noi.