Creato da ElettrikaPsike il 17/12/2012

ElettriKaMente

Dillo, bella strega...se lo sai, Adorabile strega…Dimmi, conosci l’irremissibile? (I fiori del male, C. Baudelaire)

 

 

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Periodo di nascita e di luce dal buio dell'inverno

 

 

 

 

Il Cristo Cosmico, come Principio Universale, è una forza che nasce dall’interno della Vergine Madre, simbolo di purezza e origine spirituale.

Il medesimo principio è rappresentato in una innumerevole quantità di narrazioni religiose e mitologiche e comparando i racconti troveremo una lunga tradizione di concezioni necessariamente immacolate – l’immagine stessa della connessione tra il divino e il mondo materiale – perché il pensiero Cristico è una religione solare di tutte le epoche.

La nascita di Gesù –Yēšūa’– avviene in Betlemme che, non a caso, dall’ebraico בֵּית לֶחֶם (Bet-Leḥem) significa “Casa del pane” ed è, anche da un punto di vista strettamente letterale e semantico, il simbolo stesso del nutrimento spirituale necessario per la ri-nascita interiore, la discesa della luce divina nell’anima umana.

Il Natale, infatti, non è solo un evento storico, ma l’emblema del continuo risveglio spirituale e dell’illuminazione dell’essere umano che si avvia verso la conoscenza e l’unione con il divino.

Cristo – Χριστός, vale a dire colui che è consacrato – è il Λόγος (Lógos),Verbo e Principio divino che discende nel mondo materiale per risvegliare l’essere umano; ma la separazione della Sua nascita da altre tradizioni cristiche precedenti ha causato la perdita di una comprensione più ampia del significato della figura di Cristo.

Il Natale, ise circoscritto puramente all’episodio della venuta al mondo di Gesù di Nazareth, senza essere accolto come nascita in senso universale, ci impedisce di vedere realmente la forza del divino nell’umano, quella forza che si manifesta nell’uomo quando decide di assimilare in sé il principio cristico.

 

 

Il cristianesimo autentico, difatti, è stato mutilato, mistificato e scarnificato da una religione istituzionale ed istituzionalizzata per mantenere uno status quo imperiale e dovrebbe essere letto essenzialmente per ciò che è prima di venire giudicato, abbracciato o respinto. E, di conseguenza, anche attraverso i codici giudaico-alessandrini che tramandano la figura del Nazareno come iniziato ad una sapienza differente da quella raccontata dalla Chiesa cattolica romana e, per molti aspetti, da lei anche demonizzata.

Quella stessa tradizione, in definitiva, che è stata condannata per la conoscenza che portava, messa al rogo con le streghe, sottomessa come le donne, bruciata insieme ai libri e stigmatizzata nei pensieri da chi ha preferito alimentare mostri e generare il sospetto, sovvertendo addirittura l’amore.

È stato quel tipo di istituzione religiosa ad aver crocifisso Yēšūa e, insieme a Lui, inevitabilmente anche la divinità nell’uomo.

La natura del Cristo è cosmica ed universale e sarebbe stata questa comprensione a rivelare il mistero dell’esistenza e a liberare l’uomo dalle sue limitazioni.

La nascita di Cristo è a Betlemme, nella Casa del Pane, ma questo pane è stato utilizzato per nutrire l’ignoranza, occultando che il significato del Natale è propriamente il processo continuo verso la conoscenza e l’unione con il divino.

 

 

Per questo...UN BUON NATALE A TUTTE/I!

EleP.

 

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Commenti al Post:
woodenship
woodenship il 09/12/24 alle 23:41 via WEB
Il Natale? Credo che ci entri poco con la nascita di Cristo. Fu deciso di collocare la nascita a cavallo del solstizio per intercettare tutte quelle festività pagane che celebravano il solstizio di inverno come punto di passaggio tra un anno e l'altro. Del resto i cristiani su questo sono sempre stati gran furboni. Ricordo di aver letto un aneddoto che narrava di una missione in una riserva indiana. Il prete non riusciva a capire come mai la chiesa fosse sempre piena, ma la cassetta delle elemosine vuota. Pensa che ti ripensa, scoprì che gli indiani erano usi farsi regali tutto l'anno. Ovvero: chi era più facoltoso nella tribù, periodicamente faceva in modo di distribuire parte dei suoi averi tra i più poveri. Si che non c'erano troppo ricchi o troppo poveri. A quel punto il prete si diede da fare, arrivando a convincere tutti che i regali si dovevano fare una volta sola e a Natale. Mentre le offerte alla chiesa dovevano essere regolari. Così anche tra gli indiani si aggravamento gli squilibri tra i vari componenti della tribù.
Un bacio scintillante di stelle....w...
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 08/01/25 alle 00:07 via WEB
Purtroppo è vero. Ma io ho sempre cercato di distinguere il cattolicesimo fin troppo umano (e non in senso lusinghiero) dal cristianesimo. Almeno nel suo significato originario e più autentico. Grazie Wood!
 
rteo1
rteo1 il 21/12/24 alle 10:31 via WEB
Ricambiare gli Auguri è un piacere e un dovere. Sempre e comunque. Il Post, è come al solito ineccepibile, per la forma e la sostanza. Non bisogna, però, andare oltre, se si vuole evitare di mettere in discussione il principio de <<Il Cristo Cosmico, come Principio Universale,>> per tentare di ricercare un altro e diverso "principio" che non sia soltanto umano o tutto umano ma che sia capace di contenere effettivamente "l'universale". Faccio un esempio molto semplice, ma anche al di là degli schemi del tuo "logos": che ne pensano gli altri viventi, coabitanti della terra, ossia le piante e gli altri animali, del "Natale" e del "Cristo cosmico come principio universale"? Qualcuno ribatterà: ma soltanto gli uomini "pensano", hanno coscienza e conoscenza ! Io, in verità, non sono, nè sono mai stato, un Abete nè un Lupo, per cui come posso sapere se essi pensino oppure no. So, però, che hanno gli stessi miei atomi e quark, e questo non è irrilevante! Buon Natale... magari senza più guerre, nè imperialismi egemonici, tirannici e guerrafondai.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 08/01/25 alle 00:23 via WEB
Grazie mille, rteo, per il tuo commento. Quando parlo di Cristo come Principio Universale, non intendo riferirmi esclusivamente ad un principio umano o confinato alla coscienza umana. Al contrario, il Logos – come struttura originaria e intelligenza che permea il cosmo – è presente ovunque: nei quark che compongono gli atomi, nella crescita silenziosa degli alberi, nei comportamenti degli animali, così come nelle profondità delle stelle. La tradizione cristica non parla solo all’uomo in quanto individuo pensante, ma al cosmo intero in quanto manifestazione vivente di un ordine divino. I tuoi esempi dell’abete e del lupo (che tra l'altro è stato per anni il mio animale, e mia sorella, era una femmina, finché è vissuta; ma ancora lo è, anche se non c'è più e lo sarà per sempre) sono propriamente e particolarmente significativi. Uno è il simbolo della vita che si rinnova e l'altro l'emblema dell’istinto e della connessione alla natura selvatica e libera. Entrambi non hanno necessariamente bisogno di "pensare" nel senso umano del termine per partecipare all’universale. La loro stessa esistenza è già un atto di relazione con il Logos, un’espressione della vita divina che si manifesta attraverso di loro. Gli atomi e quark che ci compongono - noi e loro - sono, come sottolinei giustamente tu, una connessione che ci unisce in un unico tessuto universale. Questo è il punto chiave del post: il Cristo cosmico non è considerato limitatamente all’uomo, ma è il principio che sostiene, connette e ordina l’intero universo. La celebrazione del Natale, quindi, non riguarda solo l’uomo, ma può essere interpretata come un atto di riconoscimento di questa armonia universale, in cui ogni essere partecipa a modo proprio. Questa concezione, tra l’altro, non nega né diminuisce l’importanza della specificità umana nella narrazione cristica, ma invita a superare il nostro antropocentrismo per vedere il divino non come proprietà esclusiva dell’uomo, bensì come essenza che permea tutto ciò che esiste. Gli altri viventi non sono “al di fuori” del Cristo Cosmico; ne sono parte integrante. La conoscenza e la coscienza, quindi, non sono necessariamente requisiti per partecipare a questo principio universale. Anzi, possiamo imparare dalla semplicità dell’abete e dalla saggezza del lupo che la connessione con il divino non si trova solo nel pensiero, ma anche nel puro essere.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ARGYRIA il 05/01/25 alle 23:53 via WEB
Tanti auguri Ele. E grazie per presentarci sempre aspetti meno conosciuti delle cose :) A presto, Nina
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 08/01/25 alle 00:23 via WEB
Ma grazie a te, Nina! ;-)
 
ravenback0
ravenback0 il 05/01/25 alle 23:54 via WEB
Ecco come dire, questa del pane proprio mi mancava! Bellissimo post. E ancora auguri a te!
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 08/01/25 alle 00:24 via WEB
Grazie Max!
 
legrillonnoirdestael
legrillonnoirdestael il 06/01/25 alle 20:04 via WEB
Ricordo bene che ne avevi parlato anche in un approfondito ciclo di post qui delle discrepanze tra cristianesimo e cattolicesimo e anche questo non fa eccezione, sempre pertinente e interessante il contributo che dai. Ancora auguri, streghetta.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 08/01/25 alle 00:26 via WEB
Per un giorno non ho potuto essere la dispensatrice di doni in calze...arrivata in ritardo (però, almeno, sono riuscita ad archiviare il post natalizio non appena salutata l'Epifania). A presto Niccolò e grazie.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Arwen71 il 06/01/25 alle 20:07 via WEB
Ancora auguri (gli ultimi) per questa Epifania, Ele. Grazie per i tuoi contributi ermetici che da buona streghina ci dispensi sempre con altruismo. Questi sono doni importanti. Un abbraccio grande, Moni.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 08/01/25 alle 00:28 via WEB
Grazie Moni...Come ho appena scritto a Niccolò, avrei svolto ancor meglio la mia parte un giorno fa ma...accontentiamoci ;-) Un abbraccio.
 
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